di Pier Augusto Mesturini
Da Nuove Frontiere News Maggio 2017
Le varie Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, non hanno mai affrontato con particolare interesse la problematica di una pista di atletica in città. A Casale manca una vera cultura sportiva istituzionale. In effetti dell’organizzazione sportiva tout court se ne fanno carico associazioni e società sportive grazie alla buona volontà di appassionati e volenterosi che dedicano il proprio tempo e denaro ad una passione, sostituendosi agli enti preposti che dovrebbero farsi carico della salute dei propri cittadini. Addirittura nel programma elettorale del 2014 della candidata a sindaco Titti Palazzetti è praticamente assente ogni riferimento al sostegno all’attività sportiva casalese, come se dovesse considerarsi lo sport un settore residuale dell’amministrazione di un comune. Non cambia molto nei così definiti “Obiettivi strategici da perseguire” del comune di Casale nel DUP – Documento Unico di Programmazione 2014-2019, dove al Programma 01: Sport e tempo libero è riportato: “La pratica sportiva è un momento essenziale della formazione completa della persona. Lo sport è elemento imprescindibile di qualunque intervento pedagogico/didattico e deve includere tutte le attività, siano esse ludiche, agonistiche o professionali e tutte le fasce di età”. Bellissimi e apprezzabili concetti, tuttavia per concretizzare tali propositi devono sussistere idonee e adeguate strutture. Casale è estremamente carente di impianti sportivi, o per lo meno con la dignità di essere consideratati tali. Abbiamo il palazzetto Paolo Ferraris che rappresenta la più importante struttura indoor della Provincia e tra i migliori del Piemonte. Il secondo impianto coperto, al di là della tensostruttura adiacente il palazzetto dalla funzionalità limitata, è la mitica palestra Leardi pur sempre un ex maneggio del ‘700, poi nulla di rilevante. La Piscina Comunale attuale Centro Nuoto. Abbiamo il “Natal Palli” che necessiterebbe di una pesante ristrutturazione, il ”Bianchi” di Oltreponte con tutte le sue problematiche, poi piccole strutture minori, non certo degne di una città come Casale Monferrato, compresa ovviamente la pista (ed è un eufemismo) per l’atletica leggera, definita universalmente “La Regina di tutti gli Sport”! Piaccia o non piaccia la Pista sa da fare! Un’Amministrazione deve investire sui giovani, sia questa o la prossima si dovrà fare! Invito a riflettere sulla lungimiranza di Paolo Ferraris, quando a fine anni ’80 pensò poi progettò l’attuale “PalaFerraris”. Si manifestarono all’epoca dubbi sulla necessità di un impianto sovrastimato e successivamente sulla capacità di gestione e, chi scrive fu un importante attore di quelle vicissitudini. Il tempo ha sancito il proprio verdetto! Fate presto!