Auguri di Buon Natale!
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale proponendovi un racconto molto introspettivo di Gianni Turino legato alle tradizioni
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale proponendovi un racconto molto introspettivo di Gianni Turino legato alle tradizioni
A pochi giorni da questo Natale offriamo un suggerimento per un regalo di Natale che parli della nostra città attraverso i racconti di Gianni Turino grande narratore, sorgente inesauribile di…
Gianni Turino, il 7 ottobre 2020 avrebbe compiuto 80 anni. Il nostro grande Direttore lo vogliamo ricordare con lo stralcio di un suo avvincente racconto di come si viveva e…
Collaborazione di Gianni Turino nel far rivivere la storia del Casale FBC
È in libreria l’ultimo libro del nostro Direttore: “PARLAMI D’AMORE MARIÙ”, con prefazione del professor Riccardo Calvo e pubblicato da editrice Federgest.
È in arrivo presso le librerie di Casale e l'Edicola Sant'Anna dell'ultimo libro di Gianni Turino intitolato "Parlami d'amore Mariù - storie d'amore e di guerra e di speranza" pubblicato da Editrice Federgest.
È in preparazione presso l’editore una mia raccolta di racconti di cui pubblico la copertina e la presentazione
Era piovuto per tutto ottobre e il Po era gonfiato. Il 14 novembre ruppe gli argini del Polesine in provincia di Rovigo.
Generazioni e generazioni hanno immagazzinato, fin dai tempi dei primi vagiti, la cantilena della nonna: “O Bruna Madonna, regina del ciel, proteggi da Crea il popol fedel…”.
ACCADDE IL 29 GIUGNO DEL 1946 - IL CICHIN BELCÙ RISCHIÒ DI ESSERE INGOIATO NELL’ANSA DI CAVAGNÀ - LA MITICA GOLD STAR DEL MAESTRO FEROTTI - ALL’OSPEDALE SUL TRICICLO DELL’ETTORE DEL GIARDINET- L’ACCIDENTI AI POLMONI DEL GIOVANE FIGLIO GIGI
QUEL MARZO DEL 1948 QUANDO DEGASPERI E IL MINISTRO FRANCESE BIDAULT SI INCONTRARONO A CREA
Fra tutti gli altri li ho riconosciuti- Con l’occhio magico della radio fisso ed immobile, gli uomini che giocano a carte e le donne, attorno alla stufa, fan di maglia mentre io, fingendo di studiare, leggo i “tre moschettieri”
Leggo su IL Monferrato di alcune settimane fa, l’intervento di due esponenti partitici che tirano le orecchie all’ex sindaco Demezzi il quale ha dichiarato di volersi rimettere in corsa senza il corredo di forze partitiche, ma con una così detta lista civica.
Pro memoria per sacerdoti e sapientoni passionari e esibizionisti (sono ignoranti o sono in malafede?!?)
Esattamente cento anni fa, 4 Novembre del 1918 , “I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.” Si chiude così l’immane tragedia ( quella che Benedetto xv defini’ “l’inutile strage” – un massacro durato TRE ANNI E MEZZO ) della prima guerra mondiale,la quarta guerra d’indipendenza, iniziata per l’Italia il 24 maggio del 1915.
Il 4 novembre ricorda , oltre alla fine dell’ultima guerra di indipendenza, la quarta - il sacrificio di centinaia di migliaia di nostri fratelli (furono seicentomila i morti, innumerevoli e non censiti i feriti ed i mutilati, migliaia le famiglie sradicate delle loro memorie e tradizioni).
L’altro giorno son sceso dalla Panda all’inizio di via Oggero subito dopo il canale Lanza, laddove un tempo c’era la Piemontese (che fu poi invasa da migliaia di tonnellate di ritagli di amianto-cemento e dove ora una follia politica vuole rovistare -) e, di fronte l’Eternit,
Quel giorno, 10 giugno 1949, era un giorno speciale; speciale per tante cose, ma soprattutto perché era un venerdì: il secondo venerdì del mese. Il secondo venerdì del mese era il giorno del bucato e gli uomini al Betulin, anziché sedersi contro il muro ai lati dell’ingresso, spostavano il tavolino con bicchieri e bottiglie accanto alla potabile sotto alla targa del Rotondino.
Quando i Regi carabinieri di Sardegna gli portarono l’avviso della leva, il Duardin Morano era nei campi fra la Morana e la Cabassa nelle colline del Ronzone a sarchiare il terreno. Il giorno dopo si vestì della festa, infilò nel taschino/cassaforte cucitogli dalla mamma sul corpetto i pochi centesimi che gli aveva passato suo padre (“Dopo la visita per il re-gli aveva sussurrato suo padre- può darsi che ti servano per…per la regina…),
L’assessore alla cultura di Casale Monferrato Daria Carmi ha pubblicato un prospetto bufala che più bufala di così non si può , nemmeno con il candeggio, dove appare che l’Italia è il paese con minor tasso di presenze immigrati d’Europa(poco più del 2 per cento). Mi auguro che Daria sia più scrupolosa nell’esercizio delle sue funzioni
Passata l’euforia di città capitale, (e grazie al Sindaco signora Palazzetti per aver mosso un sogno; perché se è vero che non bisogna farsi condizionare dai sogni, senza sogni non si va da nessuna parte) si torna al tran tran quotidiano:
La settimana di San Giuseppe ci preannuncia la primavera… ed è il momento dei ricordi. - La donna cannone - Le palle dolci - La giostra dei “pe an tal cu” e il vento delle gonne - Il pettine misterioso - Lo sconto fiera e l’otto volante - Fantasmi e ricordi
Alcuni giorni fa stavo imboccando via XX settembre quando la radio ha gracchiato i nomi delle dieci città finaliste per Città della cultura italiana; mi è balzato il cuore in gola sentendo l’annunciatrice scandire, dopo Bitonto, Casale Monferrato. “La sua gioia si fa una capriola”
Perché, in quel Bambino si può credere o non credere… ma il messaggio nato più di duemila anni fa in quella notte e in quella grotta di Betlemme per la prima volta nella vita del mondo , dà un senso alla vita ed una speranza alla morte…. e sconvolgerà per sempre le coscienze