Narrano le cronache che il signor Michael Packard, vestito e calzato con tanto di pinne, muta in neoprene e annesse bombole, sia finito tra i fanoni della balena, la quale, dopo un sommario ruminìo lo abbia considerato non edule e quindi risputato nelle acque della baia. Al signor Packard, sorridente dal suo letto d’ospedale è andata meglio di Giona che in bocca alla balena restò in preghiera tre giorni e tre notti; meglio ancora di Geppetto che nel ventre del cetaceo rimase ben due anni; infinitamente meglio del signor Ismaele trascinato negli abissi dalla sua fissazione: Moby Dick, la balena bianca
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
di PINO COSCETTA
A Cape Code Moby Dick è tornata, Capitan Achab invece no