In questo primo quarto del ventunesimo secolo siamo assediati da cyber-minacce, telefonate-truffa, insidie e falsi allarmi di ogni tipo che ci raggiungono tra le infinite smagliature del web. Per questo anche un allarme che non sia autentico ma che venisse lanciato come test, su un’emergenza spaventosa e terribile come un attacco atomico o comunque un’emergenza nucleare, rischierebbe di essere liquidato da noi come fosse un semplice rumore molesto. Rischiamo così di reagire con insofferenza, prima ancora che incredulità, a una possibile fatale chiamata che volesse avvertirci di un pericolo vero.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
Maurizio Menicucci – Italia Libera