Alessandro Magno – La Macedonia e l’unificazione della Grecia – VII Parte

Nelle varie Comunità greche sempre più declassate per le discordie e rivalità e prostrate per le guerre tra di loro, inizia a sentirsi la necessità di una pacificazione ed il desiderio di un Potere forte centrale. Questo compitò spettò alla Macedonia. Filippo II, riorganizzò lo Stato e si volse a conquistare la Grecia. Creò La famosa Falange Macedone, aggiunse all’esercito la cavalleria e l’artiglieria (catapulte ed arieti). Cominciò a conquistare alcune città di rilievo, approfittò di discordie interne fra altre, sulla figura di un mediatore quale era andato assumendo divenne a capo di alcune alleanze, giunse oltre le Termopili, ma venne contrastato da Atene dove Il famoso oratore Demostene (considerato da Cicerone il maggior oratore esistito ed a cui ispirarsi) con le sue orazioni galvanizzò gli ateniesi, ma inutilmente. Alla fine gli ateniesi richiesero la pace e la Macedonia venne ufficialmente riconosciuta come Stato greco esercitante una egemonia su buona parte delle Grecia. Atene in seguito decise la guerra alleandosi con Tebe, ma Filippo a Cheronea (338 a.C.) le sconfisse. Filippo divenne il Comandante delle forze di terra e di mare di una Lega Ellenica di stati autonomi ma di fatto sottomessi.

A Filippo (morto assassinato) succedette il figlio Alessandro Magno (ebbe come precettore Aristotele) che si consolidò in Grecia, dopo aver piegato una rivolta che stava serpeggiando in tutta la Grecia. Si volse quindi verso la Persia che sottomise in poco più di tre anni: impresa giudicata portentosa già allora. ‘Eschine grande oratore greco rivale di Demostene disse: “quello che i vostri occhi vedono, parrà sogno ai posteri”. La Macedonia Stato giovane e battagliero, la Persia Stato in declino sotto vari aspetti, travagliato dalla sua stessa grandezza con Popoli vari sempre più insofferenti. Ottiene una serie di vittorie. Vinti i Persiani, in Egitto fonda Alessandria. Ancora prevale sul persiano Dario III occupando Babilonia, Susa, Persepoli (331 a. C.), e si avvia alla grande spedizione in India (327 a.C.). Alessandro muore improvvisamente a Babilonia nel 323 a.C. per una malattia malarica.

Foto in evidenza: Aristotele e il suo allievo Alessandro il Grande, incisione 1885 – (Wikipedia)

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