Approfittare della grande spinta emozionale dalle vittorie alle Olimpiadi

Mi hanno molto impressionato le riflessioni del Presidente del CONI Giovanni Malagò che dedica le vittorie olimpiche alla cultura dell’inclusione e al valore degli sport non solo di squadra tanto dimenticati e vilipesi nel contesto italiano sempre più economicistico e legato a sponsorizzazioni milionarie.

Il riferimento alla scuola, poi, mi obbliga a dire che, almeno per ciò che riguarda il nostro Istituto, le cose sono messe veramente molto male. Quest’anno i ragazzi hanno fatto sport, quando è stato possibile, in forma assai precaria all’esterno, ma, anche prevedendo il ritorno a scuola in un dopo-COVID, le nostre palestre risultano sempre più inadeguate e bisognose di interventi di manutenzione radicali: ometto di mandare le fotografie già inviate più volte alla Provincia per senso di responsabilità istituzionale

Servirebbe a tanti nostri allievi che praticano l’atletica (ancora sotto la vigile supervisione di docenti prestigiosi) una vera pista per le discipline podistiche dove poter correre e, in generale, spazi dove l’esperienza sportiva sia considerata fondamentale e non, come nei licei di piazza Castello, in un seminterrato.

Al “Lanza”, invece, il tema è soprattutto quello della mancanza di spazi: mantenendosi le limitazioni del COVID, non sarà più possibile per molto tempo far entrare tutti gli studenti che prima frequentavano assieme la stessa palestra con occupazioni già oltre i limiti della sicurezza!

Questa la situazione dello sport nelle scuole è stata da noi denunciata tante volte, ma mai veramente messa a fuoco come un problema che non riguarda soltanto gli istituti scolastici, ma la salute psico-fisica di un’intera popolazione e di ragazzi e giovani sempre più sedentari.

Perché non approfittare della grande spinta emozionale che ci viene dalle vittorie delle Olimpiadi per prendere decisioni storiche nella nostra città, rivolte al potenziamento dello sport “di base”?

Le aree geografiche da cui gli allievi provengono, con in testa la Lombardia e sempre meno Piemonte, dimostrano che le scelte fatte da molti Comuni più aperti alle scelte “green” hanno prodotto grandi campioni.

Davanti al “Lanza” campeggia, per esempio, un edificio sempre meno giustificato dalle esigenze reali di utilizzo che è quello di Telecom e che potrebbe, con il relativo ripetitore, andarsene in una zona meno centrale e piena di rischi come quella che vede scuole, case di riposo e abitazioni interessate da eventuali trasformazioni del 5G. Perché non realizzare proprio lì una palestra disponibile ventiquattr’ore su ventiquattro per tutta la città e al mattino per le scuole?

Anche l’area parcheggio collocata dietro alla Chiesa dell’Addolorata, quasi sempre mezza vuota, potrebbe avere inserita una tensostruttura in grado di ospitare gli studenti per lo svolgimento di attività sportive di squadra o di palestra.

Mi sono permesso di suggerire delle piste di riflessione perché alcune scelte DEVONO essere fatte per evitare che il diritto allo studio, comprendente ANCHE il diritto all’educazione motoria, sia garantito. Le scuole casalesi sono oggi ancora, per fortuna, portatrici di una grande capacità di attrazione nei confronti di studenti di territori anche molto lontani.

Facciamo delle nostre scuole la vetrina dell’innovazione della città e approfittiamo dei soldi del Recovery, ma anche di quelli che sono a bilancio nella dimensione ordinaria, per lanciare un decennio di investimenti strutturali dedicati all’innovazioni e all’educazione.

Abbiamo un grande passato di atletica e di passione per lo sport che ci potrà aiutare in una condivisione davvero trasversale dei progetti da dedicare ai nostri studenti.

prof. Riccardo CALVO                                                                                                                                                                          Dirigente dell’IIS BALBO

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