“Ascoltiamo i cittadini e ne accogliamo le osservazioni”. Con queste parole il Sindaco chiudeva il suo intervento, in Consiglio Comunale la settimana scorsa, sul ripensamento relativo alla variante 24!
Da queste parole speranzose quei cittadini del Ronzone, che nutrivano perplessità ma anche avversità, nei confronti delle ragioni della bonifica dell’ex-Piemontese, ritenevano di vedersi accogliere le loro legittime osservazioni nell’incontro voluto dalla Giunta tenutosi giovedì scorso. Ma così non è stato! Pochi i residenti presenti e questo dovrebbe rappresentare una profonda riflessione sul perché dello scollamento tra i cittadini e le istituzioni!
Invece, le truppe cammellate dell’Amministrazione casalese si sono presentate armate di convinzioni assolute con Sindaco e Assessori con una sola defezione. È importante ricordarne i nomi, a futura memoria: oltre il primo Cittadino erano presenti gli Assessori Caprioglio, Teruggi, Carmi, Rossi e l’elegante e dotta Fava, smaniosa di recitare il suo sapere. Assise presidiata, addirittura, dalle forze dell’ordine!
Con tanto di slides è stata illustrata la storia della fabbrica Piemontese attualmente demolita e l’area ricoperta da alberi e folta vegetazione, ed i futuri interventi. Politici e tecnici ci hanno spiegato che ormai tutto è stato deciso! Non ci si permetta di fare obbiezioni non siamo esperti!
Chi scrive ha osato prendere la parola sia a nome di Nuove Frontiere, ma anche a nome di oltre settanta, abitanti, “tutti” del quartiere che avevano sottoscritto una raccolta firme per sensibilizzare l’Amministrazione in merito alle operazioni di scavi e detriti inquinanti in quell’area ormai ricoperta dal verde.
Ho introdotto ricordando che io, come tanti altri, attraverso i giornali, avevamo manifestato avversità nei confronti di quell’intervento e nessuno dell’Amministrazione aveva preso in considerazione tali istanze, e qui la prima interruzione: la dotta Assessore Fava, sorridendo, ci illuminava comunicandoci che se si avevano rimostranze bastava prendere un appuntamento e ci avrebbero ricevuti… chiaro, non è il principe che deve recepire, capire le esigenze dei sudditi, ma sono i sudditi che devono farsi ricevere dal principe! Facciamocene una ragione. E qui è opportuna una riflessione verso quei lettori che scrivono al giornale per manifestare disagi in città, non serve allora a nulla, non siamo ascoltati!
Dico subito che non ho potuto esprimere a fondo nessun concetto articolato, poiché frequentemente interrotto anche con atteggiamenti di pura sufficienza, da parte degli Assessori e loro supporters tra il pubblico.
Avrei gradito sapere dalla dotta Assessore Fava quali sono state le inesattezze che, a suo dire, sono state scritte su questa problematica. Quelle che ritiene inesattezze sono semplicemente opinioni che i cittadini esprimono e meritano di essere ascoltati e capiti, prima, non a giochi fatti!
Ho manifestato la preoccupazione che alcuni residenti avevano segnalato per lo svolgimento dei lavori: sono stato sbranato! A me era sembrato legittimo esporre un pensiero dei cittadini…!
È stato annunciato in quella sede che non verrà costruito il campo di calcio sul terreno bonificato, definendola un’antica proposta da tempo superata. Alla mia domanda su quando tale scelta era stata cassata, mi è stato risposto, in coro, che la domanda non c’entrava nulla con la serata. Mi sembra invece pertinente, riguarda il quartiere! Avrei voluto che ci spiegassero allora come mai sono state presentate richieste di finanziamento al Coni consecutivamente negli ultimi due anni, e come pure nel dossier di Casale Capitale Italiana della Cultura era stato inserito tale progetto!
Ma la domanda che mi pongo e si pongono molti cittadini interessati è: per quale motivo la priorità della bonifica a Casale è la ex-Piemontese, come fosse la Chernobyl casalese, quando abbiamo ancora ampie superfici di tetti, tettoie, canne fumarie, cisterne e altro in eternit che si stanno sfaldando, non bisogna essere esperti per rendersene conto! Ma soprattutto si vuol ignorare che parte delle tubature del nostro acquedotto sono in eternit, e non è per niente escluso che questo non rappresenti danno per la salute, sappiamo qual è il rischio del vapore che respiriamo quando facciamo la doccia o quando si cucina?
La serata si è conclusa con l’intervento del Sindaco Titti Palazzetti, che con la sua innata capacità e rassicurante dialettica, ha concluso affermando che i giornali dicono molte “bugie” (eufemismo)… affermazione non riportata, elegantemente, dai cronisti presenti.
Allora una domanda me la sono fatta da solo: “Forse anche qui non ho capito… la libertà di stampa e di espressione, sono valori ancora attuali?”.
Articolo pubblicato su “Il Monferrato” del 27 luglio 2018