Dopo lo scoppio, nelle scorse settimane, del caos che ha interessato diversi condomìni alle prese con carenze di bilancio, Confconsumatori invita tutta la cittadinanza di Casale Monferrato a partecipare a un momento di informazione e confronto libero. Il prossimo mercoledì 5 aprile, alle ore 21, si terrà nel salone del Parco del Po, in Viale Lungo Po Gramsci 10, un’assemblea pubblica per parlare di tutela dei diritti dei condomini e offrire chiarimenti e risposte ai presenti.
LA VICENDA – Migliaia di abitanti di Casale Monferrato sono stati coinvolti dalla vicenda che vede protagonista la Ginepro Amministrazioni Immobiliari s.a.s., società che gestisce circa 80 condomìni che risultano non avere pagato numerose fatture relative alle utenze di gas, acqua e teleriscaldamento, e non solo: si stima, in totale, un buco che potrebbe raggiungere i due milioni di euro. Già in un primo momento, preso atto della notizia, Confconsumatori aveva invitato i cittadini a intraprendere un’azione collettiva e aveva fornito chiarimenti, anche rispetto ad alcune informazioni inesatte circolate sui social network. Oggi, l’associazione intende proseguire nella stessa direzione invitando i cittadini all’assemblea pubblica.
LA FUNZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI – Si ricorda che le associazioni riconosciute ex articolo 137 codice del consumo, come la Confconsumatori, sono legittimate stabilmente sia all’azione inibitoria che quella collettiva e si differenziano da sparuti ed estemporanei comitati che sorgono di volta in volta, senza alcun controllo pubblico, per gestire qualche problematica contingente e poi spariscono.
COME TUTELARSI – I cittadini interessati o che desiderano ricevere maggiori chiarimenti circa la possibilità di intraprendere iniziative giudiziarie a danno dell’amministratore possono contattare la sede locale di Confconsumatori scrivendo all’indirizzo confconsumatori.al@libero.it o chiamando il numero 346/3540105.
SOLO TRE MESI PER DENUNCIARE – L’associazione è pronta per assistere i monferrini intenzionati a denunciare e, una volta instaurato il procedimento penale, a costituirsi parte civile allo scopo di ottenere, in caso di condanna, un risarcimento per il danno subito. Ricordiamo che per presentare querela per il reato di appropriazione indebita è opportuno rispettare il termine decadenziale di tre mesi dalla conoscenza del fatto. In questo caso, si invitano inoltre i condomini a raccogliere il prima possibile la documentazione in grado di testimoniare l’eventuale gestione irregolare da parte dell’amministratore, per tutelarsi da possibili azioni dei creditori.
L’ADESIONE ALL’INIZIATIVA CUMULATIVA – Precisiamo che l’adesione all’azione collettiva, in sede penale o civile, è personale: i singoli condomini potranno liberamente valutare di aderire personalmente alle iniziative proposte da Confconsumatori, a prescindere che, in sede assembleare, il Condominio decida o meno di agire nei confronti dell’amministratore.