PARLAMI D’AMORE MARIU’ – Storie d’amore e di guerra e di speranza –
È in preparazione presso l’editore una mia raccolta di racconti di cui pubblico la copertina e la presentazione
È in preparazione presso l’editore una mia raccolta di racconti di cui pubblico la copertina e la presentazione
Era piovuto per tutto ottobre e il Po era gonfiato. Il 14 novembre ruppe gli argini del Polesine in provincia di Rovigo.
Generazioni e generazioni hanno immagazzinato, fin dai tempi dei primi vagiti, la cantilena della nonna: “O Bruna Madonna, regina del ciel, proteggi da Crea il popol fedel…”.
Fu Presidente del Consiglio, Presidente della Camera, Ministro delle finanze, Ministro della pubblica istruzione, Ministro dell’interno. Morì in povertà in un albergo di terz’ordine a Roma mentre seguiva i lavori parlamentari.
Il “ Monferrato” viene citato già da Boccaccio nella quinta novella (almeno mi pare che sia la quinta). Narra Fiammetta della capocciata
ACCADDE IL 29 GIUGNO DEL 1946 - IL CICHIN BELCÙ RISCHIÒ DI ESSERE INGOIATO NELL’ANSA DI CAVAGNÀ - LA MITICA GOLD STAR DEL MAESTRO FEROTTI - ALL’OSPEDALE SUL TRICICLO DELL’ETTORE DEL GIARDINET- L’ACCIDENTI AI POLMONI DEL GIOVANE FIGLIO GIGI
Un tempo i vecchi Maestri vi portavano le scolaresche. Prima, spiegavano, era rivolta verso Piazza Castello, proprio di fronte alla porta principale del forte. Poi qualcuno fece presente alle autorità che la statua doveva guardare il Po perché è proprio sulle sue rive che Casale si difese e vinse contro gli austriaci nel 1849...”.
QUEL MARZO DEL 1948 QUANDO DEGASPERI E IL MINISTRO FRANCESE BIDAULT SI INCONTRARONO A CREA
Fra tutti gli altri li ho riconosciuti- Con l’occhio magico della radio fisso ed immobile, gli uomini che giocano a carte e le donne, attorno alla stufa, fan di maglia mentre io, fingendo di studiare, leggo i “tre moschettieri”
Leggo su IL Monferrato di alcune settimane fa, l’intervento di due esponenti partitici che tirano le orecchie all’ex sindaco Demezzi il quale ha dichiarato di volersi rimettere in corsa senza il corredo di forze partitiche, ma con una così detta lista civica.
Pro memoria per sacerdoti e sapientoni passionari e esibizionisti (sono ignoranti o sono in malafede?!?)
UN VERO PATRIMONIO LOCALIZZATO – IL PARERE DI DANTE (ALIGHIERI)
Esattamente cento anni fa, 4 Novembre del 1918 , “I resti di quello che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.” Si chiude così l’immane tragedia ( quella che Benedetto xv defini’ “l’inutile strage” – un massacro durato TRE ANNI E MEZZO ) della prima guerra mondiale,la quarta guerra d’indipendenza, iniziata per l’Italia il 24 maggio del 1915.
Il 4 novembre ricorda , oltre alla fine dell’ultima guerra di indipendenza, la quarta - il sacrificio di centinaia di migliaia di nostri fratelli (furono seicentomila i morti, innumerevoli e non censiti i feriti ed i mutilati, migliaia le famiglie sradicate delle loro memorie e tradizioni).
L’altro giorno son sceso dalla Panda all’inizio di via Oggero subito dopo il canale Lanza, laddove un tempo c’era la Piemontese (che fu poi invasa da migliaia di tonnellate di ritagli di amianto-cemento e dove ora una follia politica vuole rovistare -) e, di fronte l’Eternit,
Quel giorno, 10 giugno 1949, era un giorno speciale; speciale per tante cose, ma soprattutto perché era un venerdì: il secondo venerdì del mese. Il secondo venerdì del mese era il giorno del bucato e gli uomini al Betulin, anziché sedersi contro il muro ai lati dell’ingresso, spostavano il tavolino con bicchieri e bottiglie accanto alla potabile sotto alla targa del Rotondino.
"Al mio antico “bocia” Giuuan, salute… Quando sono a Casale Monferrato ho due riferimenti a cui non rinuncio mai: il Camposanto per salutare i “veci” di mia moglie, e il magnifico monumento ai Caduti, nei giardini. Qual è stata la mia sorpresa, domenica scorsa, quando - dopo essermi raccolto in preghiera per i nostri fratelli lì ricordati - ho constatato che mancavano i due cannoni posti a lato. Come mai? Sono forse in manutenzione?... o addirittura qualche figlio buona donna li ha rubati? Giuuan, tu che scrivi sui giornali, sai sicuramente il perché; ti prego dammi un fischio, così sono tranquillo…”
Riproponiamo un’accorata e incisiva lettera di Gianni Turino pubblicata su “Il Monferrato” il 2 febbraio 2018. Unitamente ai nostri appelli scritti e verbali, l’Amministrazione ha totalmente ignorato le rimostranze dei cittadini ed in particolare del quartiere Ronzone. Beffardamente a giochi fatti l’Amministrazione convoca un’assemblea di quartiere per “spiegare” cosa avverrà! Associazioni e residenti del quartiere chiedono lo stralcio della delibera e la destinazione dei fondi (3.450.000 euro!) ad altre bonifiche ben più urgenti!
Quando i Regi carabinieri di Sardegna gli portarono l’avviso della leva, il Duardin Morano era nei campi fra la Morana e la Cabassa nelle colline del Ronzone a sarchiare il terreno. Il giorno dopo si vestì della festa, infilò nel taschino/cassaforte cucitogli dalla mamma sul corpetto i pochi centesimi che gli aveva passato suo padre (“Dopo la visita per il re-gli aveva sussurrato suo padre- può darsi che ti servano per…per la regina…),
L’assessore alla cultura di Casale Monferrato Daria Carmi ha pubblicato un prospetto bufala che più bufala di così non si può , nemmeno con il candeggio, dove appare che l’Italia è il paese con minor tasso di presenze immigrati d’Europa(poco più del 2 per cento). Mi auguro che Daria sia più scrupolosa nell’esercizio delle sue funzioni
Passata l’euforia di città capitale, (e grazie al Sindaco signora Palazzetti per aver mosso un sogno; perché se è vero che non bisogna farsi condizionare dai sogni, senza sogni non si va da nessuna parte) si torna al tran tran quotidiano:
La settimana di San Giuseppe ci preannuncia la primavera… ed è il momento dei ricordi. - La donna cannone - Le palle dolci - La giostra dei “pe an tal cu” e il vento delle gonne - Il pettine misterioso - Lo sconto fiera e l’otto volante - Fantasmi e ricordi
Alcuni giorni fa stavo imboccando via XX settembre quando la radio ha gracchiato i nomi delle dieci città finaliste per Città della cultura italiana; mi è balzato il cuore in gola sentendo l’annunciatrice scandire, dopo Bitonto, Casale Monferrato. “La sua gioia si fa una capriola”
Perché, in quel Bambino si può credere o non credere… ma il messaggio nato più di duemila anni fa in quella notte e in quella grotta di Betlemme per la prima volta nella vita del mondo , dà un senso alla vita ed una speranza alla morte…. e sconvolgerà per sempre le coscienze
Nel lontano 1968, quando le nonne del Ronzone mi chiamavano ancora “bel fiulin” ero presidente delle ACLI. Allora le ACLI erano un movimento molto seguito, che operava oltre che nel sociale anche nello sport.