Casale Monferrato è tra le top ten per la candidatura al conferimento del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020, le altre finaliste con Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Esso rappresenta un importante traguardo della nostra città, per la sua storia, per la sua cultura, per le sue bellezze artistiche e per il paesaggio e la sua natura.
L’Associazione Nuove Frontiere, da tempo auspicava tale candidatura, nel maggio 2016, sul nostro periodico “Nuove Frontiere news” pubblicammo un articolo titolato – Casale Monferrato “Capitale della cultura”, proviamoci -, sul quale illustravamo, le peculiarità del bando del Ministero dei Beni Culturali per la candidatura. Suscitò interesse ed apprezzamento da parte dei nostri lettori. Ci ritornammo nuovamente sulla nostra edizione di NFn del dicembre 2016 – Casale, città da Valorizzare – dove rimarcavamo che tutte le città che avevano partecipato al bando, negli anni precedenti avevano beneficiato di un’importante visibilità, poiché la sola partecipazione ha generato un arricchimento culturale con positive ricadute nel futuro.
Il 7 giugno scorso in Sala Consigliare in una apposita conferenza stampa si presentava la candidatura di Casale a Capitale Italiana della Cultura 2020. Si proponeva la collaborazione con comuni del Monferrato, associazioni culturali, di categoria e non solo. Alla conferenza stampa, tra gli altri, era presente l’Assessore al turismo del Comune di Asti, Città pure essa candidata. Durante l’esposizione degli interventi, con molto entusiasmo si rimarcò la necessità di collaborazione tra le due candidate e che l’eventuale città soccombente avrebbe sostenuto l’altra.
Su Il Monferrato del 9 giugno 2017, Nuove Frontiere scriveva di accogliere con favore la candidatura di Casale, la quale necessitava, senza dubbio, di un valido progetto coerente con iniziative volte alla valorizzazione del territorio e a tal fine auspicavamo un fattivo contributo e collaborazione da parte di tutti gli operatori interessati al progetto e ci auguravamo di raggiungere almeno la top ten delle finaliste.
In buona sostanza si è qualificata Casale apparentemente (ma solo apparentemente) la più debole. Ora ci aspettiamo che Asti onori l’accordo di supportare Casale e che l’Assessore Daria Carmi, parli e coinvolga tutti i soggetti veramente interessati a questa importante sfida, in vista del rush finale.
Vogliamo pensare che i nostri Amministratori abbiano colto lo stimolo propulsivo e costruttivo che Nuove Frontiere ha fornito con i suoi interventi. Chissà!