Nel 1992 l’Editrice il Monferrato, pubblicò un bel volume “Andar per vini in Monferrato” di Carlo Beltrame. Parlando di vini, dobbiamo ricordare, del tempo passato Giuseppe Antonio Ottavi, del tempo ancora recente Paolo Desana, del momento attuale Andrea Desana presidente del Comitato Casale Monferrato, Capitale della D.O.C.: certamente in generale altri personaggi.
Il Comitato Casale Monferrato, Capitale della D.O.C. ha proposto che Casale assuma la denominazione di Casalmonferrato per contraddistinguerla da altre città che hanno lo stesso nome e maggiormente legarla così al concetto dei suoi abitanti da meglio definirsi casalmonferrini. Sul sito internet di Nuove Frontiere (w.w.w.nuovefrontiere.net) nel febbraio 2014 è stato riportato l’intervento del Comitato con la espressa indicazione delle motivazioni che dovrebbero indurre a tale nuova delineazione. Vedremo il seguito. Le valutazioni delle persone potrebbero essere diverse e comunque variegate: se ci si indirizzasse verso la modifica, si potrebbe indicarla in CasalMonferrato con la M maiuscola? Il Monferrato, come tale, sarebbe più presente e più evidente. Dal mio punto di vista, preferirei lasciare la situazione attuale e cioè Casale Monferrato il che conferisce a Casale, di per sé, una strategia di fondo, perché la nostra città è sempre stata tale e la parola “Monferrato” la lega, la ricorda e la identifica in secula seculorum, come la Capitale del Monferrato e non come una delle tante Comunità nel Monferrato. Nulla contrasta, anzi potrebbe essere davvero motivo di riflessione, l’argomentazione esposta sulla eventuale modi fica della attuale dizione di “casalesi” in “casalmonferrini”, anche se la attuale definizione di casalesi, riferita agli abitanti di Casale Monferrato, non comporta, come di fatto non ha mai comportato, alcuna problematica identificativa e meno che mai determina confusione con altre realtà.
Lo scorrere leggero, ma significativo, del bel volumetto di Carlo Beltrame, pone immediatamente all’ evidenza anche una osservazione rapida, non approfondita, ma obiettiva, su alcuni dei fondamentali aspetti che ne giustificarono allora la pubblicazione come avvenne. Sono essi tuttora presenti? Innanzi tutto si parla di andar per vini in Monferrato – già perché in allora nel 1992 – il “Monferrato” in generale era ancora molto sinonimo di Casale, ancorché la disanima abbia avuto riguardo al Monferrato Casalese e cioè ai 45 Comuni più tradizionali che vengono elencati. Ma nello spazio collinare, la Editrice Monferrato ha allargato la visuale a “Cocconato, Moncalvo, Montemagno, Cuccaro, a Lu…”. Più oltre nella “dettagliata geografica” si sono ricordati “… San Salvatore…, Fubine…”. Un vasto territorio come popolazione, percorso da Beltrame in concreto, sul posto. La Editrice Monferrato Illustra “il singolare viaggio di Carlo Beltrame fra vini e vigneti” “… che parte dall’azienda e dai vigneti, qualche volta anche dalla storia di una famiglia o di un podere, per arrivare ai vini e ai loro caratteri”, elencandosi alla fine nomi, ditte, cantine, tenute, cascine etc. etc.
Dal 1992 (è inutile ricordare cosa essa era ancora allora!), Casale è molto decaduta, la sua attrazione centripeta è conseguentemente molto indebolita: la situazione descritta nel volume, per quanto riguarda gli aspetti trattati, oggi sarebbe la stessa? Allora si parlava di Casale Capitale del Monferrato, oggi si sente parlar sì di Monferrato in generale, ma la nostra città pare sparita, e quando citata, è del tutto ignorato che fu la Capitale, anzi la unica vera Capitale del Monferrato ed oggi tuttora è di gran lunga la maggiore e la più rilevante delle altre località monferrine. Tramonto che pare ineluttabile, ricordando che fu definita “Casale du Monferrat. La Meilleure citadelle d’Italie” come esprimono visivamente le numerose mappe affisse in certi palazzi. Siamo diventati un Borgo: un bel Borgo, magari da migliorare, ma purtroppo un Borgo.
Vini e vigneti: abbiamo il Comitato Casale Monferrato capitale della D.O.C. Benissimo: un ancoraggio forte, di elevata rilevanza, presente e che si prospetta e proietta verso il futuro.