Cinelandia, una storia lunga 21 anni

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“Un’occasione unica, che si ripete una volta all’anno: il tuo compleanno a Cinelandia”; questa iconica pubblicità ha accompagnato generazioni di giovani casalesi, che hanno trovato nella multisala di Cinelandia un posto sicuro dove trovarsi con gli amici. La generazione dei 2000 ricorda sicuramente i numerosi compleanni che vi hanno avuto luogo e la pubblicità sopracitata. La multisala, dalla sua inaugurazione tenutasi più di due decenni fa il 24 ottobre 2003, è un punto di riferimento per tutti i casalesi amanti del cinema con i suoi 1200 posti distribuiti in 8 sale.

Cinelandia non rappresenta solo un punto di riferimento per gli amanti del cinema, ma ha anche esercitato un’azione culturale importante, ospitando dibattiti su temi sociali o politici, offrendo alla visione degli spettatori film d’essai e collaborando con le scuole nel proporre altre forme d’arte (balletti classici, concerti) o documentari d’attualità oppure filmati sulla storia più recente del Monferrato.

Ne è un esempio la proiezione del film “Il ciliegio di Rinaldo”. Il film, ambientato nelle colline di Rosignano, narra la storia di amicizia tra Emanuele, giovane ragazzo con uno spiccato interesse per il mondo agricolo, e Rinaldo, un anziano signore che vuole trasmettergli le sue conoscenze e competenze di agricoltore, che rischiano altrimenti di andare perdute, come il ciliegio appartenuto a Rinaldo e a suo padre prima di lui. Esso infatti, senza gli sforzi dei due amici, sarebbe stato distrutto e con esso se ne sarebbe andato anche un pezzo di storia.

Cinelandia rappresenta anche un punto di riferimento per le scuole casalesi, che vi portano i loro studenti nei periodi di pausa didattica. Queste occasioni permettono ai numerosi studenti di acquisire una conoscenza maggiore di alcune delle vicende che hanno segnato la storia di Casale Monferrato.

Un esempio di ciò è la proiezione per le scuole del film “Un posto sicuro”, diretto dal regista Francesco Ghiaccio. Il film, girato a Casale Monferrato all’inizio del 2015, narra la storia del giovane Luca (Marco D’Amore) e il suo recupero del rapporto con il padre Eduardo (Giorgio Colangeli), che sta morendo di mesotelioma. La vicenda è ambientata proprio nei giorni in cui la città attendeva la sentenza di primo grado del maxiprocesso Eternit.

In particolare la multisala ha stretto un legame collaborativo con l’ex preside dell’istituto Balbo Riccardo Calvo, che ha sempre espresso il suo sostegno a Cinelandia.

A causa dell’avvento di piattaforme come Netflix e Amazon Prime Video, negli ultimi anni Cinelandia e tutto il settore dello spettacolo ha dovuto far fronte a una crisi del settore, acuita anche dai mesi di chiusura e di difficoltà economiche in conseguenza alla pandemia.

È importante che Cinelandia sia aiutata da politici e cittadini affinché essa possa resistere alla concorrenza delle piattaforme streaming. L’esperienza del cinema offre emozioni e sensazioni che la televisione, nonostante il progresso tecnologico, non riuscirà mai ad imitare. Perché, come diceva lo scrittore francese André Malraux: “Il mezzo cinematografico è un terreno passionale… un universo dove ogni giorno viene annunciato che esso sta per sparire, solo che come il sole, torna a sorridere il giorno dopo”.

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