Pubblicato su Il Monferrato di venerdì 22 ottobre 2021
Ci sono avvenimenti apparentemente poco importanti nella quotidianità della vita sociale, che a volte sono costretti ad acquisire importanza soprattutto quando si coinvolge il rispetto di personaggi che hanno lasciato il segno nella propria comunità. Il riferimento è indirizzato alla incresciosa vicenda riguardante il palazzetto di Casale intitolato a Paolo Ferraris al quale verrebbe affiancato il “naming” PalaEnergica. Chi ne sa di queste faccende dovrebbe sapere indiscutibilmente che la denominazione del nostro palazzetto sarà inevitabilmente veicolata come PalaEnergica oscurando di fatto il nome di colui che fortemente lo volle, tra innumerevoli ostacoli e ne permise l’edificazione. È già stato scritto molto su questo episodio e ben riporta l’Associazione Paolo Ferraris che rispedisce al mittente le possibili varianti sulla denominazione definendole non pertinenti e non coerenti! La nostra Associazione ne dà il pieno appoggio, coerentemente con le nostre posizione assunte fin dall’inizio di questa querelle. Siamo particolarmente sensibili alle tradizioni storiche, culturali e ambientali, furono suoi i primi interventi regionali collegati al dramma dell’eternit. Scomparso ormai da un quarto di secolo, Paolo Ferraris lo si può, e lo si deve, annoverare tra i più importanti uomini politici del nostro territorio e non solo, soprattutto in questi tempi che memoria e storia si cercano di minimizzare, oscurare se non alterare.
I difensori di questo affiancamento di denominazione, per la verità non molti, appartengono quasi tutti all’apparato politico-amministrativo, qualche fruitore e suo sostenitore dell’impianto sportivo. Al di là delle retoriche motivazione il “leitmotiv” è sempre e solamente sostenuto con saccenza: “Voi non vi rendete conto di quanto costa la gestione del palazzetto…”. Affermazione citata all’unisono ad esempio da, Secco Presidente di Energica, Mellina Consigliera comunale e Vizio Presidente Junior Volley. Ebbene io lo so, e lo so molto bene! Infatti fui l’AD di Federgest srl che gestì e avviò per i primi cinque anni di vita il PalaFerraris (come già scrissi su Il Monferrato del 1° ottobre). Per non tediare in lungaggini, per il momento voglio ricordare se non comunicare, solo alcuni dettagli. In un ambiente, inizialmente, in piena sfiducia verso le nostre capacità gestionali, il contributo annuale era inferiore all’attuale, il costo orario vincolato dal disciplinare era all’incirca un terzo dell’attuale… ci siamo sobbarcati investimenti beneficiati da altri nel tempo, non abbiamo mai avuto aiuti economici extra dalle varie amministrazioni e Federgest srl non ebbe mai necessità di nessuna esposizione bancaria! Nessuna allusione al gestore attuale, tuttavia, evidentemente c’è qualcosa che non torna…! Me lo aspetto, qualcuno dirà che erano altri tempi. Posso assicurare che alla fine degli anni ’90 non eravamo certo in pieno boom economico, anzi… c’erano però molte idee e volontà di risolvere le criticità in proprio e sperare in contributi o sponsorizzazioni pubbliche era impensabile!
La piagnosa lettera di Vizio sui media casalesi quale “endorsement” a favore del PalaEnergica contiene un’inutile, retorica fuorviante ed interessata, che certamente non fa bene né allo sviluppo dell’attività sportiva al palazzetto né al rispetto di chi quell’impianto l’ha fortemente voluto.
Veramente riprovevole con incresciosa caduta di stile quando, l’affermazione di Vizio che riporto letteralmente: “Ma cosa direbbe il buon Ferraris se il palazzetto dovesse essere chiuso per l’impossibilità di reggere i costi?”. Non c’è risposta… questa domanda si commenta da sola…!