Uno dei fronti più caldi della mobilitazione avviata negli Atenei è la Basilicata. Nelle principali città lucane ci saranno striscioni e cortei: «L’Eni deve smetterla di trivellare il fondale marino e i territori della Basilicata». Da Bologna a Torino, da Milano a Ravenna, da Forlì e Rimini a Roma, nel mirino degli attivisti le lobby del petrolio, del carbone, e del nucleare e ogni processo inquinante. Le parole d’ordine: «Il cambiamento è possibile, vogliamo progettare un mondo sostenibile: economia circolare, risparmio, riduzione dei consumi, utilizzo delle fonti rinnovabili e abbattimento dei gas serra».
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’inchiesta di ANNA MARIA SERSALE
IL – ottobre 2021
Crisi climatica: il 29 ottobre mobilitazione contro bla bla, menzogne e promesse mancate