In Asia nella parte occidentale e cioè verso la Europa (in specie verso la Grecia), storicamente si ritrova il ramo detto degli Iranici comprendente i Medi (capitale Ecbàtana) a settentrione ed i Persiani (capitale Persepoli al meridione. Questi due Popoli erano tributari soggetti agli Assiri.
Ciassarre (635-595 a.C.) re dei Medi si ribellò e distrusse Nìnive la capitale degli Assiri.
Astiage figlio di Ciassarre fu sconfitto in seguito dal persiano Ciro (550-529 a.C.) che divenne quindi re dei Medi e dei Persiani fondando l’Impero Persiano.
Ciro si spinse verso occidente conquistando la Lidia nel 547 (capitale Sardi e con re Creso, famosissimo per le sue ricchezze) territorio che si affacciava sul Mar Egeo. Sempre Ciro sottomise numerose e ricche colonie greche (colonie, perché erano state fondate da città della Grecia) site sulla costa occidentale dell’Asia Minore ed affacciantesi sul Mar Egeo. Sempre Ciro sottomise la Caldea o Babilonia (con capitale Babilonia) nel 539. Sottomise il territorio babilonese e quanto esso comprendeva e cioè la Siria, la Fenicia (fra Palestina e Siria) e la Palestina. Fu lui che concesse agli esuli Ebrei in Babilonia, prigionieri di Nabucodonosor II di tornare in patria. L’Impero Persiano, vastissimo e potentissimo, comprendeva anche una parte dell’Egitto e la Tracia che faceva parte dell’Europa. Ciro divenne il grande re o re dei re (definizione comunque riferita ai sovrani persiani).
Cambise (529-522) succeduto al padre Ciro, conquistò l’intero Egitto.
Dario I (522-485 a.C. altro ramo dei sovrani persiani), succedette a Cambise morto in battaglia. Dario si indirizzò decisamente verso l’Europa per sottomettere i Greci. Inizierà quindi il famosissimo contrasto bellico fra Persiani (vastissimo l’Impero Persiano governato da un solo Re) e la Grecia (costituita da tanti piccoli staterelli costantemente in lotta fra di loro) nell’insieme già una grande straordinaria unica civiltà. Si prospettano sempre più due Civiltà completamente diverse che era inevitabile si scontrassero: La Persia prevaricatrice, la Grecia resistente. Dario I invase il terreno degli gli Sciti (oggi Russia meridionale), varcò i Dardanelli (allora Ellesponto), si avventurò in territori del Danubio Inferiore, dovette però ritirarsi privo di sussistenze alimentari (514 a.C.), ma Tracia e Macedonia riconobbero a lui la loro sudditanza.
Ormai Dario I era a ridosso della Grecia e le colonie greche dell’Asia Minore appunto verso il Mar Egeo e pervase da forme di soggezione all’Impero Persiano, si sentivano sempre più pressate ed oppresse. Ed ecco che nel 499 a.C. Mileto si rivoltò attraendo parte delle città e isole greche chiedendo altresì aiuto a città greche stesse. Rispose prontamente Atene che con i greci di Asia intervenne militarmente e distrusse Sardi soggetta ai Persiani. Dario reagì e distrusse a sua volta Mileto (494 a. C.) e, per vendicarsi di Atene e lanciare nel contempo un segnale chiaramente intimidatorio verso i greci in generale, decise l’invasione