Tre pillole per ingolosire ed evento finale
Il prossimo 25 marzo ricorre il tradizionale Dantedì che quest’anno coincide con le celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante (avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 settembre): la data primaverile scelta è quella che indica il probabile inizio del viaggio oltremondano del poeta.
L’IIS “Balbo”, come già fatto per la scorsa edizione a distanza, propone un’iniziativa assai particolare in forma multimediale: a partire dal 22 marzo per tre giorni usciranno sul sito della scuola tre pillole per ingolosire gli spettatori in attesa dell’evento del giorno 25.
Le pillole contengono curiosità, notizie e suggestioni sulla vita di Dante
Il 25 marzo, poi, sarà il momento di un prodotto più complesso a cura del prof. Roberto Scanzo, del Laboratorio teatrale, di Luca Miceli e con la regia di Antonio Raimondi.
Di lui è stato detto e scritto tutto, anche se non tutto si conosce. Si sottolineeranno alcune suggestione che mettono in luce un Dante un po’ diverso, scienziato e matematico, attuale e sempre “sul pezzo”, anche riletto alla luce dell’attuale situazione sociale e pandemica.
L’IIS “Balbo”, già in passato, nel 2016, si è fatto carico di realizzare un’installazione nell’ex Piazza Dante (a cura di alcune classi e del prof. Dionigi Roggero), sulle due citazioni dantesche presenti nel Paradiso e nel Purgatorio sul Monferrato.
Alcune settimane fa, poi, all’interno di “Connessioni Prossime” è stato ospitato il prof. Alessandro Barbero e Lucilla Giagnoni che in questi giorni legge il poema su Rai5.
La speranza che tutti nutriamo è che a settembre si possa realizzare un momento pubblico per le strade della città, nel Convento domenicano (che ospitò Ubertino da Casale) o nei luoghi del Marchesato paleologo per ricordare il poeta in presenza.
La biblioteca della scuola ha, altresì, realizzato all’ingresso un’installazione a cura di Silvia Ottone con alcuni dei testi che testimoniano la storia degli studi danteschi.
Questa settimana, inoltre, cominciano le iniziative per il 160° anniversario dell’Unità d’Italia (17 marzo).
Nel giro di una settimana ci pare opportuno sottolineare che l’unità culturale è alla base dell’unità politica, vero punto di forza del bel paese là dove ‘l sì sona, punto di ripartenza per riconoscere il nostro carattere comune nel contesto di crisi che stiamo vivendo, basandoci sulla parte comune.
Foto in evidenza: ritratto di Max Ramezzana