Sulla tragica vicenda dell’Ucraina, impensabile ed incredibile sotto ogni punto di vista prima che si verificasse l’invasione, si sentono e si leggono le più svariate osservazioni ed argomentazioni. Giriamola come vogliamo, le Democrazie con tutte le variegate limitatezze ed imperfezioni, sono di gran lunga preferibili alle migliori e più efficienti Dittature o Autocrazie che del resto sono Dittature. Tanti Personaggi più o meno illustri, in una di queste dittature, se parlassero come parlano in Italia, sarebbero in galera.
Con le modifiche avvenute in Russia specie con l’arrivo di Gorbaciov, si pensava che le forme di Democrazia avrebbero potuto ormai soppiantare ovunque, e così in Russia, quelle antidemocratiche: anche nell’America latina via via i dittatori stavano scomparendo. Invece no la Russia, sempre più dittatura sotto e con Putin, il 24 di febbraio di quest’anno invadeva la Ucraina, quando ancora il giorno prima negava ogni intervento, cogliendo così di sorpresa (ma era stata proprio una sorpresa o non una chiusura di menti ed orecchie???) il Mondo intero: se aveva delle ragioni, la Russia di Putin, rispetto ad ogni altra azione avrebbe potuto facilmente ricorrere all’Onu e lì esporre e discutere sulle proprie ragioni e sui propri diritti in via preventiva. Il perché non l’ha fatto è fin troppo ovvio!
Ed ecco il conflitto con la invasa Ucraina. Un testo storico, narrante le vicende del contrasto bellico fra Atene e Sparta e che presenta aspetti di una sconcertante attualità, è la guerra del Peloponneso narrata da Tucidide IV secolo a.C., il primo, vero Storico, alla quale narrazione mi sono appassionato. Valutazioni, riferimenti, dibattiti, riflessioni, accuse e controaccuse, e molto altro, potrebbero essere applicate a piè pari oggi. Senza nessuna pretesa, ho già scritto alcune lettere, sul Sito di Nuove Frontiere, riportando brani specifici.
Tucidide iniziando lo scritto cita sé stesso e dice: “L’ateniese Tucidide descrisse la guerra tra Ateniesi e Peloponnesi, come combatterono tra di loro cominciando subito al suo sorgere ed immaginandosi che sarebbe stata grande e la più importante di tutte quelle avvenute fino allora”.
“La mancanza del favoloso in questi fatti li farà apparire, forse, meno piacevoli all’ascolto, ma se quelli che vorranno investigare la realtà degli avvenimenti passati e di quelli futuri (i quali, secondo il carattere dell’uomo, saranno uguali o simili a questi), considereranno utile la mia opera, tanto basta. Essa è un possesso che vale per l’eternità più che un pezzo di bravura, da essere ascoltato momentaneamente”. Un esordio grandioso (sul quale vale la pena di soffermarsi alquanto), come grandioso fu il conflitto narrato che ha nella parte iniziale l’affermazione perentoria che anche gli avvenimenti futuri secondo il carattere dell’uomo, saranno uguali o simili a questi da lui trattati: l’uomo sarà sempre lui, come è sempre stato. E nei secoli a venire questa similitudine è stata una costante e lo è nella presente guerra di Ucraina.
Dissero i Romani molti secoli dopo ad esempio: nihil novi sub sole, niente di nuovo sotto il sole. E più oltre con espressione omni comprensiva, Francesco Guicciardini scrisse: “Le cose passate fanno lume alle future, perché el mondo fu sempre di una medesima sorte; e tutto quello che è e sarà, è stato in altro tempo, e le cose medesime ritornano, ma sotto diversi nomi e colori; però ognuno non le riconosce, ma solo chi è savio e le osserva e considera diligentemente”.
E sotto l’aspetto “guerra” è facile ricomprendere, nella narrazione di Tucidide, fatti e considerazioni che se, fossero stati tenuti presenti specie nei secoli, avrebbero evitato, ad esempio, chissà quante guerre.
Tucidide riporta discussioni e valutazioni che vari personaggi della guerra del Peloponneso fecero negli anni ed egli stesso effettua riflessioni ed appunto dichiara, come detto, che avvenimenti passati e futuri “…secondo il carattere dell’uomo, saranno uguali o simili a questi”. E diverse similitudini con oggi, sono riscontrabili.
Una di questa similitudini negli ultimissimi tempi, è stata ed è tuttora all’incirca la seguente. Il virus è nuovo, varia, si modifica, ecc… ecc… e la scienza medica (e non solo questa) è stata costretta in qualche modo anche a seguirne le conseguenze per forme di imprevedibilità che continuano a presentarsi sistematicamente.
In un confronto dialettico fra Atenesi e Spartani (prima della guerra) viene detto che esistono vari modi e mezzi per fare la guerra e che… “ora è difficile prevedere. Poiché la guerra non procede affatto secondo norme stabilite, ma da sé escogita per lo più i mezzi adatti all’occasione”. Osserviamo cosa è avvenuto e sta avvenendo in Ucraina, e rileviamo subito a facilmente come detta semplice e brevissima affermazione, si adatti, purtroppo, alla invasione del territorio ucraino seguita da una vera guerra i cui sviluppi sono sempre più imprevedibili.
Foto in evidenzia: Tucidide – Wikipedia