Più di 9 studenti su 10 apprezzano l’impegno dei docenti per le lezioni in smart learning. Qualche lacuna sulle competenze tecnologiche, ma la maggior parte dei professori pur non essendo nati digitale se la stanno cavando bene.
Scuola 24 – 10 marzo 2020
Didattica a distanza, più di 9 studenti su 10 promuovono i loro prof
di Maria Piera Ceci
Più abituati ad essere giudicati che a giudicare, gli studenti italiani si dimostrano indulgenti nei confronti dei loro docenti, alle prese con le tecnologie. 9 ragazzi su 10 promuovono l’operato dei loro prof in questo periodo di scuole chiuse e didattica a distanza. E circa 1 su 3 ha rivalutato in positivo l’idea che aveva del proprio insegnante. È quanto emerge da un sondaggio di Skuola.net, realizzato per Radio 24, al quale hanno partecipato 15mila alunni di medie e superiori.
Gli studenti di «manica larga»
Il 14 per cento assegna un ‘ottimo’ ai propri prof (dato che alle scuole medie sale al 22 per cento), spiegando che non avrebbe potuto chiedere di meglio. Quasi il 60 per cento dà un ‘buono’, perché, nonostante i problemi, i professori hanno fatto il massimo per limitarli. Poco più i 1 su 5 invece si ferma alla sufficienza, rispolverando il vecchio adagio ‘potrebbe fare di più’, giudizio di solito molto caro agli insegnanti nei confronti dei propri alunni. Solo il 7 per cento attribuisce ai docenti l’insufficienza, sostenendo che i progressi fatti nell’ultimo mese di didattica da casa sono soprattutto frutto dello studio individuale.
Competenze tecnologiche da rivedere
Anche sulla preparazione tecnologica, gli studenti si mostrano comprensivi nei confronti degli insegnanti. La maggioranza dei prof, pur non essendo nativa digitale, si è vista assegnare un ‘buono’, mentre l’insufficienza è andata ad un risicato 5 per cento. Gli studenti si dicono comunque nel complesso soddisfatti della didattica a distanza, anche se lamentano un carico di compiti aumentato e problemi tecnici a causa della connessione che va e viene e dei compagni che disturbano. Il 12 per cento si dice pienamente soddisfatto (il 19 per cento alle medie), il 51 per cento è molto contento, andamento accettabile per il 30 per cento, solo il 7 boccia l’iniziativa con un’insufficienza. In questo caso si tratta degli studenti che non sono ancora riusciti a partire con lo smart learning.
La mancanza per la vita di classe
Comincia però a serpeggiare la nostalgia, anche nei confronti dei propri insegnanti. I dati raccontano infatti di un programma che va avanti e di ragazzi che studiano, ma poi i messaggi raccontano un’altra verità: «Spero di rivedervi presto», scrive un ragazzo. «Mi mancate» – ammette un altro. E poi l’unanime senso di gratitudine verso i prof: «Grazie per la pazienza, perché ci insegnate ancora tante cose anche in questo periodo buio», scrivono «Grazie per averci messo al primo posto».
La presentazione in radio
Il sondaggio verrà commentato nel corso della puntata speciale di Verso il futuro e oltre, dedicata alla didattica a distanza, in onda il 13 aprile, dalle 10, su Radio 24.
© RIPRODUZIONE RISERVATA