TEOGNIDE (V secolo a.C.) di Megara Nisea (Attica, Grecia) poi vissuto a Megara Iblea ( Sicilia), colonia della Nisea, è stato un poeta greco. Delle sue elegie abbiamo dei frammenti che possono essere anche oggi di per sé illuminanti su diversi aspetti di vita attuale.
Rivoluzioni sociali
“Cirno, la città è ancora la stessa città; ma la gente è mutata.
Quelli che prima non sapevano di diritto né di leggi,
e sotto le ascelle logoravano pelli di capra,
e fuori le mura di questa città andavano pascolando come cervi,
ecco che ora sono i buoni, o Polipaide.
Quelli che prima erano i buoni, sono oggi i miserabili.
Chi non insorgerebbe vedendo tale mutamento?
L’uno inganna l’altro, l’uno si fa beffe dell’altro,
e non conoscono il confine del male e del bene”
Necessità di giustizia
“Zeus caro, ti ammiro; su tutti comandi,
tu solo hai prestigio e grande potere;
bene conosci la mente degli uomini e il cuore di ognuno;
la tua forza, o sovrano, soverchia ogni altra.
Come avviene, o figlio di Crono, che la tua mente
accomuni in uno stesso destino l’uomo malvagio al giusto,
o che a saggezza o che a violenza
si volga la mente degli uomini sforzati dalla mano dell’ingiustizia?”
Intelligenti si nasce
“Mettere al mondo e allevare un uomo è più facile che renderlo intelligente.
Nessuno ancora l’ha inventato
il modo di render saggio lo stolto e valente l’inetto”