Il 2 giugno si festeggia l’anniversario della nascita della Repubblica Italiana che avvenne il 2 giugno 1946, in seguito ai risultati del referendum istituzionale indetto quel giorno per determinare la forma di governo dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Il Presidente Mattarella apre le celebrazioni e di seguito vi proponiamo il suo discorso:
“75 anni orsono il popolo italiano lasciandosi alle spalle le tragedie della dittatura e della guerra scelse la Repubblica. Il progresso realizzato dalla Repubblica Italiana in questi 75 anni è stato straordinario. Ci ha accompagnato una condivisione di valori di prospettiva con le numerose nazioni con le quali abbiamo cooperato e questa dimensione del multilateralismo radicata nella nostra costituzione che ha espresso l’autentica vocazione del nostro paese: contribuire a realizzare un mondo in pace in cui i diritti della persona e dei popoli trovino piena attuazione secondo regole assunte dalla comunità internazionale. Si tratta di diritti inalienabili e indivisibili. Ogni atto di forza contro di essi danneggia la causa della pacifica coesistenza e del sereno sviluppo di relazioni basate sul diritto internazionale, la concezione di un bene comune più importante di ogni particolarismo ci ha portato a essere convintamente parte dell’Unione Europea, elemento imprescindibile della nostra identità nazionale.
La terribile esperienza della pandemia e dei suoi effetti ha reso evidente la profonda interdipendenza dei destini dei nostri popoli; soltanto efficaci forme di coordinamento si sono dimostrate utili per contrastarla e sconfiggerla. Questa cooperazione è chiamata a sostenere le opportunità offerte da una nuova stagione di ripresa e rinascita civile ed economica, un nuovo inizio per una comunità internazionale che voglia affrontare con successo le sfide della sostenibilità, dei modelli di vita e alle lotte alle diseguaglianze.
Mi permetto a questo fine di trovare le ragioni dell’impegno condiviso che non attenua le differenze ma unisce le risorse di tutti contro i nemici dell’umanità.
La nascita della Repubblica Italiana nel 1946 segnava anch’essa un nuovo inizio, l’edificazione di una casa comune basata sulla libera sottoscrizione di un patto di cittadinanza da parte dei cittadini e per la prima volta delle cittadine. Sulle macerie il popolo italiano, i popoli d’Europa, i popoli del mondo si proposero di non ripetere gli errori del passato. Non sempre ci siamo riusciti. Ma la spinta alla rinuncia della guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali è stata allora e rimane robusta e forte. È un disegno incompiuto per il quale moltiplicare gli impegni comuni. Con questa convinzione e in questa prospettiva auguro a tutti Buona Festa della Repubblica Italiana”.
Buona festa della Repubblica!