Noi di Nuove Frontiere abbiamo ricordato (si fa per dire) il primo anniversario della presentazione del nostro libro “Casale Capitale del Monferrato – Monferrato Casalese – Monferrato storico” avvenuto il 4 settembre 2019 presso il Castello Paleologo di fronte ad un numerosissimo pubblico.
La finalità della pubblicazione era essenzialmente quella di fornire suggerimenti, proposte attuabili a breve, medio e lungo termine per il rilancio strutturale del progetto “Casale Capitale del Monferrato” con i risvolti turistici, storici, economici e il miglioramento della qualità della vita.
Uno degli obiettivi che avevamo proposto, o meglio dire ri-proposto, era il brand “CASALE CAPITALE DEL MONFERRATO” che non deve essere solo uno slogan interlocutorio utilizzato a volte casualmente senza che ne venga effettivamente recepita la reale portata storica, ma riproduca un marchio che dovrà essere istituzionalizzato, un riferimento da apporre sui nostri prodotti tipici e su tutto quanto rappresenti la promozione del Monferrato casalese.
L’iniziativa che ritenevamo e riteniamo doveroso intraprendere per dare una soluzione permanente a questa impasse è la costituzione di una Fondazione di Comunità del Monferrato Casalese.
Le Fondazioni di comunità sono istituzioni che si propongono di attrarre e aggregare risorse per realizzare iniziative di utilità sociale, turistico, culturale, ambientale a favore dei cittadini di un identificato territorio.
La Fondazioni di comunità è l’insieme di molteplici soggetti, sia persone fisiche che giuridiche del territorio. Il patrimonio è derivato da donazioni di piccole e medie dimensioni provenienti da diversi soggetti della comunità.
Il radicamento che una Fondazione di Comunità del Monferrato Casalese manterrebbe con il proprio territorio, restituirebbe infatti allo stesso una nuova centralità.
L’adesione a questo modello di fondazione da parte dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, sarebbe non solamente opportuna, ma fondamentale per un rapido percorso di crescita.
Per fare chiarezza, nulla ha a che fare con la fondazione di partecipazione “Aleramo” da poco promossa dal Comune di Casale, che tra gli scopi principali ha quello di promuovere l’attrazione di investimenti sull’intero territorio comunale.
Questo modello di fondazione di partecipazione, infatti, è un fenomeno ibrido nato dalla necessità di disporre da parte degli enti pubblici di uno strumento utilizzato per svolgere attività di pubblica utilità con la partecipazione del privato. In buona sostanza uno strumento complesso e burocraticamente macchinoso.
Nulla a che fare con la fondazione di comunità, da noi proposta, che dispone di una struttura snella e operativamente efficace, anche in virtù dei vantaggi derivati dalla nuova riforma del terzo settore.
Dimostrazione ne è che alla presentazione del nostro libro la nostra proposta di fondazione ottenne un certo interesse da parte dell’Amministrazione, ma il non essere stati coinvolti, se non almeno interpellati, documenta che stiamo ragionando con diverse prospettive e finalità!