Dal Comitato PalaFerraris riceviamo a pubblichiamo integralmente il suo comunicato stampa
La comunicazione inviata a Il Monferrato dal Presidente di ENERGICA, accanto all’invito a rivolgerci alla Procura della repubblica in caso vengano rilevati illeciti amministrativi, cosa doverosa per ogni cittadino scrupoloso qualora venga a conoscenza di illeciti, risponde con i soliti insulti alle richieste di chiarimenti del Consigliere Comunale Demezzi, mentre non ritiene degne di risposta le nostre contestazioni al suo atteggiamento gravemente lesivo della dignità di un esponente del Consiglio Comunale, non conoscendo “la firma di chi invia i comunicati!”
Ricordando che la Costituzione Italiana garantisce ai cittadini la libertà di associazione per cui la nostra lettera, come questa, è correttamente firmata, spieghiamo quindi al sig. Secco chi siamo: un gruppo di cittadini, molti dei quali prima neppure si conoscevano, che si sono ritrovati in questa Associazione dopo aver inviato varie lettere di protesta, tutte regolarmente e nominalmente firmate, per l’oltraggio alla memoria di un valente Amministratore che operò con raro impegno passione ed efficacia per la nostra città ed il territorio, inferto da una sgradevole quanto inutile e costosa sponsorizzazione, e dei tanti che ci hanno successivamente affiancati condividendo la nostra indignazione. Sponsorizzazione non solo inutile ma anche improvvida, decisa alla vigilia di una crisi energetica con tutta evidenza annunciata, che avrebbe richiesto tutto l’impegno della dirigenza di ENERGICA a limitarne gli effetti. Siamo invece giunti al taglio della fornitura di gas a Comuni del consorzio di partecipazione ma, ben peggio, all’ipotesi di vendita, che in questo momento di difficoltà sarebbe probabilmente una svendita, di quote dell’azienda che per anni ha rappresentato un’importante risorsa per il territorio e che, nella fase di transizione verso un futuro di energie rinnovabili e dopo le drammatiche vicende che hanno insegnato con tutta evidenzia la necessità di un’autonomia energetica del Paese, deve essere considerata una risorsa strategica irrinunciabile. Autonomia energetica che non può che essere raggiunta attraverso il moltiplicarsi di sempre più diffuse forme di produzione di energia da fonti rinnovabili, unica via per scongiurare il collasso climatico, con il grande vantaggio di sottrarre il monopolio energetico ai Paesi e alle grandi multinazionali dei combustibili fossili, quelle oggi giustamente accusate di ricchissime speculazioni, con conseguente vantaggio anche economico per i cittadini, non più consumatori passivi, ma controllori dei processi di produzione energetica. Potrebbe sembrare utopia ma, attualmente, sembra l’unica via per avere in futuro energia e, probabilmente, affinchè la nostra specie abbia un futuro.
Dopo l’ultimo intervento del Consigliere Demezzi, su Il Monferrato dello scorso venerdì 13, siamo anche curiosi di avere una convincente risposta sulla mancata definizione preventiva dei criteri qualitativi, con relativi punteggi, necessari a definire una gara che non si basi semplicemente sul prezzo più basso: non è necessario essere supertecnici per comprenderne la doverosa necessità. Ci pare infine ineludibile la considerazione del Consigliere di San Giorgio Cabrino sulla necessità di concordare con i Comuni soci/clienti di ENERGICA l’assetto proprietario più idoneo affinchè l’azienda assolva nel modo migliore alla sua mission di fornire energia alle migliori condizioni agli stessi ed ai loro cittadini.
Qualora il sig Secco perseveri nella sua arroganza, chiediamo che le risposte su ENERGICA vengano date alla cittadinanza dal Sindaco che, leggendo le dichiarazioni del Vicesindaco, si è direttamente fatto carico di trovare un nuovo fornitore di gas per l’azienda partecipata, scavalcando di fatto il cda. Apprezziamo il suo spirito di iniziativa, ma qualche dubbio ce lo poniamo: a che serve la dirigenza della partecipata e la costosa consulenza da essa affidata ad un’azienda che “si è dimostrata la più completa per il fatto di avere un’esperienza ineguagliabile…”, se poi il problema viene personalmente risolto dal Sindaco Riboldi, presumibilmente oberato da molteplici impegni? Inoltre ci risulta che un amministratore comunale per stipulare contratti con fornitori, anche in situazioni di emergenza, debba seguire procedure che garantiscano la trasparenza della scelta. Vorremmo avere rassicurazioni in proposito ma, soprattutto vorremmo poter sperare che il bene prezioso di cui stiamo discutendo rimanga patrimonio dei cittadini del Monferrato e, passata la buriana, sia guidato da chi sarà in grado di progettare e realizzare la produzione locale di energia pulita a vantaggio della nostra Comunità e del futuro dei nostri figli e nipoti.