Un commovente gesto di charity è partito dal dirigente scolastico casalese dell’Istituto Valenza “A”, Maurizio Carandini, non nuovo a opere di questo tipo. A scuola si erano avanzati diversi calendari realizzati a fine 2020 per altre opere di carità. “Perché non venderli per raccogliere fondi per i lavoratori del Gruppo Cerutti che lottano per il loro posto di lavoro?” si è detto Carandini. E, guidato una volta di più dall’animo dell’educatore, ha illustrato l’iniziativa sul sito della scuola con queste parole: “Non si può parlare di educazione civica e educazione alla legalità se non si tengono occhi, orecchie e … un cuore spalancato!”.
Studenti, personale della scuola e docenti hanno subito aderito all’iniziativa come hanno fatto altre centinaia di volte per aiutare chi fosse in difficoltà e 600 euro sono stati raccolti e devoluti ai lavoratori che da cinque settimana ormai presidiano la fabbrica di via Adam. E che hanno già perso per la maggior parte anche gli ammortizzatori sociali che consentivano loro di sopravvivere.
Commossi da una solidarietà che soprattutto da parte dei più umili non li lascia soli hanno risposto: “Le parole non bastano più per spiegare le emozioni che si provano nell’essere beneficiari di tanta solidarietà”, hanno risposto i lavoratori che ogni giorno da cinque settimane danno vita ad un presidio davanti alla fabbrica, ringraziando preside, docenti e studenti. “Speriamo – aggiungono – che la nostra protesta civile e composta, sia d’ispirazione anche per i futuri giovani lavoratori. Non dobbiamo permettere che a un territorio vengano sottratte le realtà produttive che lo rappresentano, dandogli lavoro e dignità a favore della pura speculazione economica che così poco restituisce”.