Il Monferrato e Dante Alighieri

Langhe – Roero – Monferrato stanno ormai quasi spopolando sulle televisioni, sui Media, su pubblicazioni varie. Dapprima Langhe e Roero ai quali si è aggiunto Monferrato. Il Monferrato è sempre più conosciuto ai più diversi livelli e sta apportando un aumento di turisti.

Il Monferrato, è… nostro da sempre. Fra tutti possiamo ricordare Dante Alighieri come ci viene ricordato quotidianamente dal libro aperto che l’I. S. Balbo – Liceo Classico – classi IIIA e IB anno 2016 di Casale Monferrato ha collocato ai giardini Egidio Ortona di P.zza Dante (P.zza Martiri della Libertà) una rappresentazione di un libro aperto come da allegato in cui è scritto:

                    “Monferrato”

                      Purgatorio VII, 133 – 136

Quel che più basso tra costor s’atterra 

guardando in suso, è Guiglielmo marchese

per cui e Alessandria e la sua guerra fa pianger Monferrato e Canavese.”

Il Circolo Culturale “I Marchesi del Monferrato nel luglio 2017 ha ricordato l’incontro avvenuto a Frassineto Po il 31 agosto 2014 scrivendo: “Il marchese di Monferrato Guglielmo VII (1240 – 1292) rivestì un ruolo di primo piano tra i più illustri principi del Duecento tanto da meritarsi l’immortalità grazie ai versi che gli dedicò Dante Alighieri nel VII canto del Purgatorio. Malgrado ciò la fama del “Gran Marchese” resta confinata all’episodio più inglorioso della sua vita: la cattura, con l’inganno, da parte degli Alessandrini e la prigionia – proprio tra le mura di Palatium Vetus – “in una gabbia” che pose fine alla sua esistenza. Davvero poca cosa se confrontata a un arco temporale di una trentina di anni in cui Guglielmo recitò un ruolo da protagonista nell’Italia nord occidentale, divenendo Signore o capitano di importanti Comuni quali Alba, Alessandria, Asti, Brescia, Casale, Como, Cremona, Genova, Ivrea, Lodi, Mantova, Milano, Novara, Pavia, Torino, Vercelli, Verona, svolgendo un’incessante attività politica anche in ambito francese e spagnolo e ponendo le basi, attraverso il matrimonio delle figlia, per la venuta in  Monferrato dei Paleologo, imperatori di Bisanzio”…

E veniamo ad un importantissimo… dunque! Dante Alighieri 800 anni fa, in poche righe illumina la posizione di Alessandria, del Monferrato, del Gran Marchese dalla quale emerge in modo prorompente che Guglielmo VII fu il Signore del Monferrato e che Alessandria non solo non era Monferrato, ma di esso era nemica!

Vorremmo che questo “concetto”, e cioè che altro era Il Monferrato ed altro Alessandria che non fu mai in tutti gli ultimi 800 anni circa né lo è oggi (ovviamente) neppure parte del Monferrato, venisse messo bene in evidenza da coloro scrivono o parlano, cosa che non avviene. Una giusta, esatta, storica collocazione di Casale Monferrato – riconosciuta nei secoli come l’unica vera Capitale del Monferrato-, avrebbe una efficacia turistica di ben maggior rilievo rispetto alla semplice affermazione che Casale Monferrato fa parte del Monferrato: ovvio!

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