Con una lettera pubblicata su Il Monferrato del 3 agosto 2018 Nuove Frontiere torna a parlare del verde cittadino che vi proponiamo integralmente
Cosa succede agli alberi del parco? Si sta assistendo ad un precoce essicamento del fogliame degli ippocastani dei giardini pubblici dal lato che fiancheggia la stazione, il colpo d’occhio riflette un’immagine di decadente tristezza! Non è dato sapere se si tratta di malattia o di inquinamento (forse per eccessivo traffico ferroviario…) o altro. L’augurio è che il Comune se ne sia reso conto e stia prendendo provvedimenti, in tal caso sarebbe interessante, tuttavia, sapere come stanno le cose.
I cittadini dovrebbero sempre essere messi al corrente delle opere che l’Amministrazione intende intraprendere, non certo come avvenuto per la forzata bonifica dell’ex-Piemontese, dove gli abitanti del Ronzone sono stati edotti degli eventi a giochi fatti, con l’eliminazione di un boschetto cresciuto spontaneamente. Ma questa è un’altra storia!
La cura e la salvaguardia del verde, soprattutto in città è un obbligo primario per un’Amministrazione. Inutile elencarne i vantaggi. Ciò che non vorremmo assistere tra qualche tempo è l’abbattimento di quegli alberi che gli esperti, le cui sacre decisioni non si “discutono”, decidessero che abbattere è meglio che curare.
In ogni caso ciò che risulta particolarmente incomprensibile, è il perché quando si abbatte, per qualsiasi motivo, un albero non debba essere sostituito. La nostra città è costellata da spazi creati dall’abbattimento di alberi e mai ripiantumati. Solo in corso Manacorda ne mancano circa 25! Con buona grazia dell’Assessore all’Ambiente Fava che continua a prometterne la soluzione, forse ritenendo prioritari altri interventi! E la città perde sempre più verde!
Pier Augusto Mesturini
Nuove Frontiere per la difesa e il rilancio di Casale e del Monferrato