Intitolazione ponte sul Po

Come “Comitato PalaFerraris” interveniamo nella vicenda relativa alla controversa intitolazione del ponte sul Po a un personaggio che ha intersecato “la Storia” di Casale solo marginalmente avendo “assentito”, non “contribuito”, alla realizzazione del raddoppio del ponte, invece pensato e fortemente voluto da amministratori locali e regionali.
Non vorremmo che le vacanze estive facessero passare sotto traccia l’amnesia dei nuovi Amministratori (magari giovani, ma con documenti e atti a disposizione) che ancora una volta, come già avvenuto con il Palazzetto dello Sport, hanno voluto indebolire il ricordo di quegli esponenti politici degli ultimi decenni del ‘900 che contribuirono in modo determinante a fare della nostra città la seconda del Piemonte per area industriale e artigianale, che hanno studiato e realizzato nuove viabilità (tra cui appunto il raddoppio del ponte sul Po), ed infine dialogato con gli imprenditori perché Casale mantenesse e sviluppasse l’occupazione, il tessuto sociale, il prestigio delle sue scuole.
Tutti sanno che la toponomastica è una materia che le Amministrazioni Comunali non devono gestire a colpi di maggioranza perché rispetto alla memoria ciò che è fondamentale è la capacità da parte di una opinione pubblica trasversale a tutta la cittadinanza di fondare una storia condivisa.
Certo possono esserci differenze di opinioni accettabili quando si tratta di piccole cose, ma scegliere di dedicare un ponte ad una persona che può avere qualche cosa a che fare solo con l’allungamento di un’arcata sembra a tutti una forzatura priva di qualunque fondamento!
Chiediamo perciò all’Amministrazione della Città di fare un passo indietro e di ritirare una deliberazione che grida giustizia e rispetto nei confronti di un passato glorioso che si deve semmai cercare di imitare, ma non cancellare.
Ci sono personaggi della storia della nostra Città che attendono da anni un riconoscimento pubblico unanime ed equanime e ci sono soprattutto donne di grande levatura che dovrebbero essere ricordate non foss’altro che per stabilire un minimo di equilibrio di genere nella toponomastica cittadina.
Quando in futuro dovessero essere intitolate opere significative realizzate dagli attuali Amministratori saremo i primi, nel caso ci venga dato di vederle, a chiedere che vengano ricordati per i loro meriti.
Certi di una positiva disponibilità al dialogo su una questione che sarebbe altrimenti dannosa per la costruzione di una civile convivenza, restiamo in attesa di risposte congruenti.

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