La destra boicotta il Referendum

Questa è bella. È arrivata in Consiglio comunale la proposta della minoranza che chiedeva al Comune di impegnarsi a promuovere la partecipazione al voto in occasione del prossimo referendum dell’8 e 9 giugno, ma l’Amministrazione ha risposto picche perché, ha detto il sindaco Capra, la gente può anche decidere coscientemente di astenersi.

Va benissimo, è vero che c’è chi non vota convintamente, ma come la mettiamo con chi, invece, si astiene solamente perché non sa o non è stato informato o è superficialmente ignaro di tutto? Non sarebbe, forse, questo, evitabile informando? Certo che sì, ma che la destra tragga vantaggio dall’astensionismo indifferente non è un mistero: più la gente rinuncia a esprimere il proprio voto, più la minoranza minore diventa maggioranza.

La riprova di questo disinteresse sta, a nostro avviso, anche nel silenzio in aula: nessun consigliere della maggioranza ha voluto prendere la parola (e non ci riferiamo delle ragioni di qualunque possa essere la scelta di voto) se non il “quasi” Fratello d’Italia Imperato immolato per comunicare il no alla proposta della minoranza.

Signor sindaco, per poter decidere cosa fare, anche qualora fosse l’astensionismo attivo, dovremmo essere messi nelle condizioni di conoscere i quesiti referendari. Questo, ci è parso di capire, chiedeva la minoranza e l’Amministrazione lo ha negato confermando, nei fatti, quello che è evidente: la scelta della destra è quella di boicottare i referendum e farli fallire. L’astensionismo auspicato dal centrodestra, del resto, non è certamente quello attivo.

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