La Difesa e i cannoni

L’orrenda vista dei due cannoni ai due lati del monumento alla Difesa! Nulla a che fare con la storia!

“Casale du Monferrat. La Meilleure citadelle d’Italie”, è la scritta che visibilmente appare su numerose mappe affisse in alcuni palazzi della nostra città, come Gian Carlo Curti ci ricorda spesso con fierezza e affetto verso Casale. Lo stesso Gian Carlo sostiene, ormai da tempo che, “siamo diventati un Borgo: un bel Borgo, magari da migliorare, ma purtroppo un Borgo”. Al di là della sua verve che lo caratterizza, come potergli dare torto, chi ha studiato la “storia” di Casale ne è perfettamente consapevole… ma questo è un altro discorso che meriterebbe appassionatamente essere discusso e sviluppato!

Tuttavia, mi voglio soffermare sulla citazione “Casale du Monferrat. La Meilleure citadelle d’Italie”, poiché mi è balzata alla mente quando a fine luglio improvvisamente sono comparsi due cannoni ai due lati del monumento alla Difesa! Una vera pacchianata storica, e non solo! Si tratta dei due cannoni che dopo travagliate vicissitudini ottennero finalmente collocazione nel 2010, dall’Amministrazione Demezzi, ai lati del Monumento ai Caduti dei giardini pubblici, li giacquero fino al 2016 quando l’Amministrazione Palazzetti con un blitz con relative contestazioni, li “depositò” a Fossano. Ora l’Amministrazione Riboldi li ha riportati a Casale. Non sono più stati collocati dove precedentemente giacevano, presumibilmente a causa delle critiche, condivisibili, che il posizionamento a lato del Monumento dei Caduti, simbolo di pace, a suo tempo erano scaturite. Inutile rilevare che l’attuale collocazione ha creato stupore, sorrisi e orrore agli amanti o anche semplicemente “conoscenti” di storia!

Indubbiamente incuriosisce sapere di chi è stata la genialata di collocarli nell’attuale posizione? Cosa c’entra il Monumento della Difesa alla cui base è scolpita la scritta “Casale ai suoi difensori nelle giornate del marzo 1849” opera dello scultore Francesco Porzio inaugurata nel 1897 affiancata da due cannoni della seconda guerra mondiale, in più inglesi? Non credo ci possa essere altra risposta se non ignoranza storica, e se vogliamo anche cattivo gusto! Lo skyline che colpiva chi proveniva dal lungo Po, lato nord del castello era di un’eleganza molto raffinata particolarmente in primavera con gli alberi in fiore: i bastioni del castello sulla destra, il Monumento alla Difesa al centro e sullo sfondo la Torre di Santo Stefano! Certamente rappresentava una visuale attraente e gradevole, turisti compresi. Proprio i turisti, di cui si enfatizza così tanto, ma molto più attenti e preparati di quanto si creda soprattutto di cultura storica, cosa possono pensare di queste “opere” così distanti nel tempo tra di loro? Non è sufficiente inserire l’aggettivo Gran come prefisso al nome Monferrato per risolvere le problematiche, storiche, culturali ed artistiche del nostro territorio, ci vuole eleganza e competenza.

Che aspetto educativo può avere l’ostentare due cannoni a lato del monumento alla Difesa antistante i giardini con annessa area giochi per bambini?  Quale stimolo culturale può derivare dall’esporre così platealmente delle armi quando si predica che la guerra è il male assoluto? Qualche tempo fa scrissi: quanto resisteranno i bambini (l’abbiamo fatto tutti) a trasgredire, adottando quei cannoni come oggetto di “gioco”? Per evitare questa tentazione l’area verrà recintata con cavalli di frisia? In qualche modo sono stato facile profeta. Sono comparse scritte indecifrabili su di essi, ma sono comparsi anche fiori inseriti nelle bocche da fuoco… come non ricordare la famosa canzone del gruppo “I Giganti” che negli anni ’60 con la loro canzone Proposta cantavano “mette dei fiori nei vostri cannoni, perché non vogliamo mai nel cielo, molecole malate, ma note musicali che formino gli accordi per una ballata di pace…” (quanta attualità in quelle parole!).

 

Su siamo seri! Si ricollochino questi cannoni in atro luogo, si cerchi di acquisire un po’ di buon gusto, ma principalmente si studi la storia, tutta la storia senza fare propaganda, e si raddrizzi la lancia della statua ormai piegata da anni ad opera di un demenziale atto vandalico!

Il logo di Nuove Frontiere, come si sa, è frutto di un celebre disegno d’epoca che raffigura in primo piano la Difesa e sullo sfondo la Torre Civica… e non è certamente nostra intenzione modificarlo ora inserendone un cannone… al massimo un fiore!

 

 

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