La Difesa e i cannoni

L’orrenda vista dei due cannoni ai due lati del monumento alla Difesa! Nulla a che fare con la storia!

Da Il Monferrato del 6 agosto 2021

Si racconta che Lord Brummell, leggendario dandy inglese, sostenesse che l’uomo elegante è colui che non lo si nota. Intendendo chiaramente che la persona elegante incontrovertibilmente la si nota meno rispetto a quella sciatta, volgare e antiestetica… Ed è stato proprio il riferimento al pensiero di Lord Brummell che mi ha colto quando la settimana scorsa, attraversando i giardini del lato nord del castello, sono stato colpito dall’orrenda vista di due cannoni ai due lati del monumento alla Difesa! Scopro, poi che si tratta dei due famosi cannoni, dalle travagliate vicissitudini che ottennero finalmente collocazione nel 2010, dall’Amministrazione Demezzi, ai lati del Monumento ai Caduti dei giardini pubblici, li giacquero fino al 2016 quando l’Amministrazione Palazzetti con un blitz con relative contestazioni, li “depositò” a Fossano. Ora l’Amministrazione Riboldi li ha riportati a Casale, e fin qui tutto bene, in qualche modo tutto nella norma, se nonché invece di essere collocati a lato del Monumento dei Caduti, sono stati scaricati e collocati ai lati del Monumento alla Difesa… Vicenda tipicamente casalese, che ha creato stupore, sorrisi e orrore agli amanti o anche semplicemente conoscenti di storia!

Mi domando, ma di chi è stata la genialata di collocarli nell’attuale posizione? Cosa c’entra il Monumento della Difesa alla cui base è scolpita la scritta “Casale ai suoi difensori nelle giornate del marzo 1849” opera dello scultore Francesco Porzio inaugurata nel 1897 affiancata da due cannoni della seconda guerra mondiale? Cosa dire del castello del XIV secolo a pochi metri. Non sarebbe stato più opportuno sistemarli nella loro collocazione originaria vicino al monumento nei giardini? Non credo ci possa essere altra risposta se non ignoranza storica, e se vogliamo anche cattivo gusto! Lo skyline che colpiva chi proveniva dal lungo Po, lato nord del castello era di un’eleganza molto raffinata particolarmente in primavera con gli alberi in fiore: i bastioni del castello sulla destra, il Monumento alla Difesa al centro e sullo sfondo la Torre di Santo Stefano! Certamente rappresentava una visuale attraente e gradevole per i turisti. Proprio i turisti, di cui si enfatizza così tanto, ma molto più attenti e preparati di quanto si creda soprattutto di cultura storica, cosa possono pensare di queste “opere” così distanti nel tempo tra di loro? Non è sufficiente inserire l’aggettivo Gran come prefisso al nome Monferrato per risolvere le problematiche, storiche, culturali ed artistiche del nostro territorio, ci vuole eleganza e competenza.

Che direbbero gli esperti pedagogici in relazione ai giardini antistanti la Difesa (ora dovremo chiamarla: Difesa con cannoni), area giochi per bambini e non solo, quale stimolo culturale può derivare dall’esporre così platealmente delle armi alla vista delle giovani generazione quando si predica che la guerra è il male assoluto? Ad alcune decine di metri, nei giardini, sorgono due piccole aree gioco di cui una di essa è interdetta, chiusa da tempo. Quanto resisteranno i bambini (l’abbiamo fatto tutti) a trasgredire, adottando quei cannoni come oggetto di gioco? Per evitare questa tentazione l’area verrà recintata con cavalli di frisia?

Su siamo seri! Ricollochiamo questi cannoni dove giacevano fino a pochi anni fa, cerchiamo di acquisire un po’ di buon gusto, ma principalmente studiare la storia, tutta la storia senza fare propaganda. A tal fine suggerirei caldamente di leggere il mirabile racconto di Gianni Turino “Dalle rive del Po al Rio Sanguinolento” riportato sul suo ultimo libro “Parlami d’amore Mariù”, si tratta di un autentico trattato che narra ciò che avvenne a Casale di quel marzo del 1849. Esemplare la fotografia d’epoca posta all’inizio del racconto dove campeggiano la Difesa e sullo sfondo la Torre Civica, non ancora abbruttiti dalla presenza di cannoni, mi ripeto, della seconda guerra mondiale!

Il logo di Nuove Frontiere è frutto di un celebre disegno d’epoca che raffigura in primo piano la Difesa e sullo sfondo la Torre Civica… ma al fine di non alterare il pensiero di Lord Brummell non è certamente nostra intenzione modificarlo inserendone il cannone…!

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