Su questo sito in data 28 luglio scorso, è inserita una mia lettera riguardante l’argomento “La Diocesi di Casale Monferrato” ( https://www.nuovefrontiere.net/la-diocesi-ultimo-retaggio-di-un-passato-strepitoso) ed il rischio sempre più vicino di una sua soppressione o, nella migliore delle ipotesi, di un suo accorpamento a Diocesi di maggior rilevanza a cominciare dalla estensione del territorio e da quello del numero di abitanti. Sono ormai diversi anni che scrivo su Media vari (anche per di fatto ed implicitamente di replicare a scritti privi di ogni fondamento) e recentemente ho anche ricordato come la nostra Diocesi sia ormai sotto i 100.000 abitanti, limite minimo per la sua sopravvivenza, con tendenza ad ulteriore diminuzione di popolazione.
Da quanto si è potuto apprendere, la fase degli accorpamenti in Italia, sta procedendo ormai in modo spedito. Tutto pare, solo al momento, essere stato rallentato per via del coronavirus, con i limiti che questi ha determinato. È notizia recentissima, l’accorpamento delle Diocesi di Spoleto e Foligno, con di fatto, pare, svuotamento di quella di Foligno.
In Piemonte è già in atto la procedura per l’accorpamento della Diocesi di Fossano a quella di Cuneo. La residenza Vescovile e la sede della Curia verrebbero fissate a Cuneo in conseguenza, in specie, della maggior territorialità di estensione. A Fossano resterebbero degli Organismi ecclesiastici di certa rilevanza anche per il passato di Fossano.
Qualche anno fa avevo scritto che il destino della nostra Diocesi si stava avvicinando con rapidità: 10, 20 anni. Adesso però una accelerazione è in atto ovunque in Italia. Casale Monferrato ha un passato strepitoso sotto una pluralità di aspetti. Ricordiamo che fu la unica vera Capitale del Monferrato, fu sede del Senato del Piemonte e poi di Casale, geograficamente estendendosi in tutto il Piemonte Orientale ed in Larghe zone della Lombardia quali il Vigevanese ed il Vogherese.
Casale Monferrato di recente ha perso la sua Asl 21, la Università, il Tribunale, oltre Servizi di Rilievo. Poteva una quindicina di anni fa diventare sede della 2^ Corte d’Appello del Piemonte (l’altra è Torino), poteva ancora una decina di anni fa essere elevata a Co-Provincia con Vercelli. Invece, da un lato, ha perso tutto, e dall’altro, non ha acquistato nulla ed è ormai assimilabile ad un Borgo, cosa che è sotto gli occhi e nelle menti ormai di tutti. Una città che ancora in tempi non lontanissimi, rifulgeva in tutta la sua grandezza ed in tutto il suo splendore!
Concludendo, come già nei miei numerosi interventi di anni trascorsi: La Diocesi di Casale Monferrato, purtroppo, non si salverà.