Da tempo ormai dico e scrivo su questi temi che riguardano la decadenza di Casale Monferrato, estremamente accelerata negli ultimi 30 anni. Ripetutamente e con continuità, ne ho altresì affermato non solo la decadenza che finalmente seppur da non molto viene unanimemente riconosciuta, ma anche e soprattutto ho indicate le cause di detta decadenza, ed i rimedi e la terapia adatta. Tutto inutile!!! E s’attaglia purtroppo quanto scrisse George Bernanos: “Una civiltà non crolla come un edifico, si direbbe molto più esattamente che si svuota a poco a poco della sua sostanza finché non ne resta più che la scorza”. Citazione questa ricordata nel mio volumetto “La Caduta di Casale Monferrato, anno 2010”.
Invito a voler vedere sul computer, scrivendo su Google: Rai 3 Piemonte Casale Monferrato, ed a cliccare. Dopo pochi siti si legge un sito recentissimo, 20 agosto 2019, con video dal titolo scioccante: “Casale è tutto in vendita”. Guardate, sentite, e meditate gente (meditiamo se mai per caso fossimo ancora in tempo), meditate, come dice Renzo Arbore.
Le cause? Per me, ma credo non solo per me, sono dovute alla dipendenza da Alessandria con la quale abbiamo un conflitto di interessi permanente, specialmente territoriale, dalla lontana Storia a tutt’oggi. Venti anni fa (come passa il tempo!) si aprì, improvviso ed imprevisto, un enorme squarcio di luce verso il quale e verso la quale la città tutta si gettò con entusiasmo e decisione: parlo della concreta possibilità di poter far ritornare a Casale Monferrato la Corte d’Appello. Quando dico la città tutta, dico appunto la città tutta e basta leggere i giornali dal 2001 in avanti. Ma Alessandria che di fatto comanda la intera Provincia, ci sbarrò decisamente il passo e, dopo anni di lotta, a Casale Monferrato nel giro di un paio di mesi, vi fu la completa capitolazione, oltretutto senza alcuna controprestazione, come si addice ad una vera sudditanza!!! Ma che bravi siamo stati a Casale Monferrato, bravi ed astuti!!!
Ancora pochi anni dopo, si offerse altra gigantesca opportunità: quella della Provincia Federata con Vercelli, che i vercellesi volevano, ma che noi, sempre lo stesso furbi e scaltri, non volemmo. Non stiamo ad illustrare la estrema rilevanza della Provincia Federata, specie nella nostra situazione: sarà sufficiente dire che avremmo salvato il nostro Tribunale (che anzi sarebbe stato molto rinvigorito), come ho documentato nel mio volume IV anno 2014, la Caduta di Casale Monferrato. Poi ancora volume V e volume degli allegati (volumi e volumetti distribuiti gratuitamente ed oggi alla Biblioteca Civica G. Canna).
Ora da qualche anno, ogni tanto, insorge la “problematica” Diocesi di Casale. Su di essa ho cominciato a scrivere nel 2015 e su diversi giornali, già dichiarando fin dall’inizio che non si salverà ed argomentandone il perché, senza che abbia potuto leggere controindicazioni specifiche al riguardo. Perché? perché controindicazioni dirette ad affermare che la Diocesi si salverà, purtroppo non ce ne sono! Certo passerà qualche anno: 10, 15 ,20 anni? Chissà, ma nella vita di una Comunità anche 30 anni sarebbero comunque pochi. Per argomentazioni varie, richiamo ad esempio quanto ho scritto in breve sintesi sul Monferrato del 15 novembre scorso. Naturalmente le mie osservazioni, non riguardano l’aspetto diciamo così religioso, o il grado di organizzazione e di funzionalità e quant’altro inerente, il che è ovvio. Invece sotto l’aspetto del permanere di una Istituzione di natura territoriale e di tale rilievo, autonoma ed indipendente, sono proprio il numero degli abitanti ed il fatto degli accentramenti in Comunità più forti quelli che decidono sulla sua sopravvivenza. La Organizzazione delle Diocesi e quant’altro inerente e conseguente dipende, non dal Potere politico, ma dalla “Chiesa”, ma è altresì evidente che quegli aspetti sopra indicati, saranno quelli che, appunto, decideranno: salvo inversioni di tendenze di alta qualità, secche, decise (che peraltro non pare neppure di intravvedere), la nostra Diocesi non si salverà.
Essa, struttura territoriale, seguirà la sorte della nostra Asl 21, del Tribunale, del Catasto, oltre che di altre Istituzioni e Servizi. E mi straripeto: solo la istituzione della Corte d’Appello in Casale (allora probabilissima) ed almeno, per avvenimento di poco successivo nel tempo, la costituzione della Provincia Federata con Vercelli (certa, se l’avessimo voluta), Istituzioni territoriali, avrebbero potuto elevare la nostra Comunità ad un livello di salvaguardia di quanto invece abbiamo perso e tale da acquistare quanto invece non abbiamo acquistato, e di quanto, temo assai, perderemo (vedi Diocesi).
E per concludere: Casale Monferrato nel 2019 ha perso 90 abitanti. Pochi abbiamo letto. Vercelli, città non molto maggiore, ne ha acquistati 308. Come mai?
Casale Monferrato, è un Borgo ormai, dal passato strepitoso, ma un Borgo: vediamo di renderlo sempre più bello.