Dieci anni fa, la testata online di AlessandriaNews pubblicava l’articolo riportato qui di seguito firmato A.Z.. L’argomento era la “Caduta” di Casale Monferrato, trattata da Giancarlo Curti in una sua pubblicazione dell’epoca. Sono trascorsi due lustri, ma nulla è cambiato, anzi con puntuale previsione, la caduta è proseguita inesorabilmente… Ma quello che più sconcerta è la totale assenza di dibattito su tale argomento. Sintomo evidente che l’analisi di Curti conferma purtroppo la mancanza di consapevolezza politica del declino, forse inesorabile, di Casale Monferrato… “L’antica Capitale del Monferrato”…
La “Caduta” di Casale Capitale del Monferrato in un libretto di Curti
La dura requisitoria dell’ex presidente del Comitato per la Corte d’Appello contro i politici casalesi e gli alessandrini. In ventotto pagine le occasioni perdute per la seconda città della Provincia
Reca sul frontespizio tre citazioni di 3 uomini illustri del Medioevo italiano, Francesco Guicciardini, Paolo Sarpi e Nicolò Macchiavelli. Ma l’argomento è attualissimo: la caduta di Casale e del Monferrato. “Siamo la città che in Piemonte, per non dire in Italia, ha avuto il peggior arretramento” dice Giancarlo Curti, già presidente dell’Ordine degli Avvocati di Casale negli anni Novanta ed alla guida del Comitato che ha tentato di portare a Casale le seconda Corte d’Appello piemontese. In un libretto, che costituisce la prosecuzione di un altro lavoro – analogo – iniziato nel 2010, aiutandosi con documentazione e report da giornali, veicola un messaggio, alquanto pessimistico: Casale è una città in caduta libera. E di chi è la colpa? A questa domanda è lo stesso autore a rispondere proprio nelle prime battute del libretto: “Le cause possono essere diverse, ma quella definibile … la madre di tutte le cause, è stata ed è l’appartenenza alla Provincia di Alessandria nella quale comanda Alessandria con i suoi Politici e … valga il vero!”. Niente di nuovo sotto il sole perché l’avvocato casalese che è stato l’animatore di Nuove Frontiere l’associazione che poi ha generato la lista civica che ha portato in consiglio comunale Carlo Caire (oggi a palazzo San Giorgio siede Massimo De Bernardi) non ha mai lesinato giudizi non proprio idilliaci nei confronti del mondo politico alessandrino “reo” di guardare a sè e, per la verità, non è mai stato nemmeno tenero con i politici casalesi, “rei” a loro volta di subire troppo passivamente le direttive delle segreterie alessandrine. Corte d’Appello, Asl 21, Provincia federata con Vercelli sono tutti treni persi, secondo l’opinione di Giancarlo Curti che, però, rivendica con orgoglio come l’attuale amministrazione guidata da Giorgio Demezzi abbia adottato la denominazione di Casale Città Capitale del Monferrato, uno dei “desiderata” della azione di Nuove Frontiere. L’autore, novello Catone degli Alessandrini – come l’antico censore ribadisce sovente nei suoi discorsi le argomentazioni contenute nel libello – chiude con una citazione tratta da George Shaw sui politici (“Non sa niente e crede di saper fare tutto. Questo fa chiaramente prevedere una carriera politica”) ed annuncia una corposa parte terza, ma sulla vicenda della Corte d’Appello. Il libretto è in distribuzione al sindaco, alla giunta, ai consiglieri comunali ed agli avvocati casalesi.
11 maggio 2012
A.Z.