L’apporto dei giovani alla politica

La partecipazione significativa dei giovani è una pietra miliare di qualsiasi democrazia ben funzionante, che contribuisce a una società più inclusiva e coesa. Questo concetto lo enuncia la Commissione Europea con la comunicazione pubblicata il 10 gennaio 2024 sull’Anno europeo dei giovani 2022.

L’Anno europeo è stato strutturato trattando nove ambiti politici di particolare interesse per i giovani: mobilità europea per l’apprendimento, occupazione e inclusione, partecipazione e dialoghi politici, transizione verde e digitale, cultura, salute mentale, benessere e sport, gioventù e mondo, solidarietà con l’Ucraina.

Da tempo i giovani hanno sviluppato una spiccata sensibilità su alcune tematiche, quali l’ambiente e la transizione ecologica, le violenze di genere e l’occupazione lavorativa e per questo sono disposti a far sentire la propria voce e a far valere i loro principi per una società più equa e che ascolti i loro bisogni.

I giovani sono in grado di proporre progetti e idee anche grazie all’ispirazione personale e per replicare situazioni virtuose che vivono viaggiando, per motivi scolastici o lavorativi.

Proprio su questi temi è evidente che l’apporto che i giovani possono offrire alla vita politica, soprattutto nell’istituzione a loro più vicina, il Comune, è di fondamentale importanza.

In una città in cui diventa sempre più complesso spostarsi per studiare o lavorare a causa della mancanza dei collegamenti ferroviari “seri” e quelli che ci sono non garantiscono un opportuno servizio per una corretta frequentazione scolastica e mobilità nei weekend. Per queste ragioni diventa sempre più pressante un luogo aggregativo cui fare riferimento come può essere un’aula studio o una biblioteca in cui trovarsi e condividere momenti di convivialità e supporto.

I giovani vogliono esserci, hanno molto da aggiungere al dibattito pubblico che in queste settimane si scatenerà in vista delle imminenti elezioni amministrative e purtroppo i politici troppo spesso si sono estraniati o banalizzato le necessità giovanili valga su tutto il non aver saputo comprendere quanto sia importante avere una biblioteca aperta e operativa quotidianamente per permettere loro di studiare, o semplicemente di trovarsi per chi vuole costruire una rete di conoscenze.

Fortunatamente oggi le giovani generazioni sono molto informate grazie alle numerose possibilità di aggiornamento che vengono date loro grazie all’utilizzo, dei social network. Diffidano fortunatamente di notizie date da una certa tv, preferendo informazioni di prima mano, spiegate attraverso dialoghi, podcast, video o immagini.

La Commissione Europea conclude lo studio asserendo “Il 2022 è stato l’anno dei giovani; anche il futuro dovrebbe essere nelle loro mani”.

Noi speriamo che anche il presente sia sempre nelle loro mani.

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