Sul Monferrato di venerdì 24 novembre scorso in prima pagina in fondo ho letto quanto segue Quarant’anni fa – Sede di Archivio di Stato? Appello di Gabriele Serrafero affinché Casale diventi sede di Archivio di Stato “per il suo ruolo storico dal 1200 al 1800”.

Grande, Gabriele Serrafero, autore di “Cronache Casalesi dal ’48 al ‘900”.

A seguito probabilmente di detto intervento, in anni successivi Politici di Casale, si interessarono per la Istituzione dell’Archivio, ma non se ne fece nulla e non si sa perché.  Il primo atto della Associazione Nuove Frontiere sorta nella primavera del 2007, fu proprio quella di… tentare di risvegliare Politici e non Politici su tale aspetto. Dal dott. Maurizio Fallace Direttore Generale in Roma degli Archivi arrivò la seguente risposta scritta indirizzata a Nuove Frontiere: “… La ringrazio per la Sua cortese comunicazione e Le assicuro che questo Ministero segue con interesse la proposta di attivare un istituto archivistico nella città di Casale che, per storia e tradizioni, integra tutti i requisiti richiesti dalla vigente normativa. Cordialmente Maurizio Fallace”.

Tutto però continuava a tacere ed allora Nuove Frontiere a mezzo del suo unico Consigliere Comunale Carlo Caire, presentò in Comune uno specifico Ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale all’unanimità nella seduta del 15/02/2010.

Cosa è successo in seguito?

È successo che ancora oggi l’Archivio di Stato non c’è e non se ne sa nulla.

Chi volesse meglio ed in modo più approfondito documentarsi in merito, legga il Capitolo “L’Archivio di Stato” che ho scritto nel mio IV Libro:” LA CADUTA Caduta di Casale Monferrato Capitale del Monferrato”.

Superfluo osservare la enorme rilevanza dell’Archivio di Stato (da non confondersi con l’Archivio Storico), e la sua specifica importanza oggi per il conseguimento del riconoscimento di Casale Capitale della Cultura.