Siccome mi reco spesso in posta conosco bene per esperienza diretta il problema che sottopongo all’attenzione dell’amministrazione locale.
Mi riferisco all’attuale funzionamento delle poste ozzanesi.
Nonostante l’impiegata prevalentemente presente in sede sia molto brava, disponibile, sollecita e sveglia, è inevitabile dover fare delle lunghe attese fuori della sede, esposti al sole cocente, con sole tre striminzite pianticelle di Ailanto che fanno una modesta ombra sotto cui ripararsi.
L’obbligo delle mascherine rende l’attesa ancora più disagevole, col rischio di provocare malesseri fino anche a svenimenti, considerando che la maggioranza degli utenti sono anziani e con qualche patologia in corso.
La limitazione dell’apertura della sede postale a soli tre giorni settimanali è un limite inconcepibile che andrebbe superato, aprendo 5/6 giorni alla settimana già le code si ridurrebbero.
Altra soluzione, sebbene palliativa, sarebbe posizionare un grande ombrellone all’esterno, di quelli che si aprano a manovella, con qualche sedia di plastica, di quelle impilabili.
Mi rendo conto che aver a che fare con Enti di grandi dimensioni come le Poste, la Sanità. Le Ferrovie, ecc., ci si scontra con una burocrazia anche peggiore di quella pubblica, per aridità, indifferenza e lentezza, ma non vi è altra strada che “martellare” la loro sordità e cecità istituzionale con continue comunicazioni, anche mediatiche., che ribadiscano le logiche, legittime e più che giustificate proposte da noi avanzate e fortemente motivazioni, allo scopo di fare sempre ed esclusivamente gli interessi della comunità locale.
Con cordialità e apprezzamento per l’impegno profuso.