Ci sono delle responsabilità politiche precise nel massacro del territorio che colpisce i boschi, dove il “taglio a ceduo” che rende i grandi alberi solo dei moncherini, diventa un lasciapassare per frane, erosione del terreno, dissesto. Il nostro territorio è trattato come merce, e leggi recenti invece di imporre politiche di tutela hanno al contrario smantellato le difese esistenti, a cominciare dal Corpo forestale. Sciolto il primo gennaio di sei anni fa, è stato accorpato ai Carabinieri; inseguendo politiche di risparmio amministrativo più apparenti che reali, ha visto dilapidare un patrimonio di competenze ed esperienza pluridecennali. L’approvazione del Testo unico forestale (avviato dal governo Renzi e poi portato a conclusione dal governo Gentiloni, ad opera della ministra Marianna Madia) prevede il taglio dei boschi come obbligo, che addirittura si può imporre anche ai privati. Un obbligo sciagurato, che non era mai esistito in precedenza
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’articolo di FRANCESCO MEZZATESTA
IL – 01 GENNAIO 2023