L’emergenza Covid-19 ha prodotto conseguenze estremamente negative nel mondo scolastico, già in difficoltà nel periodo pre-pandemico, e con la scarsa pratica della lettura, che vede studentesse e studenti italiani in ritardo rispetto alle medie europee. Ora diventa quanto mai opportuno intervenire. Il Forum del libro si appella al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, chiedendo lo sblocco dei due milioni stanziati dalla legge sul libro e rilanciando il ruolo della lettura e delle biblioteche scolastiche nella scuola per la ripartenza del post emergenza Covid-19.
I firmatari di questo appello chiedono che le misure legate a ripresa e rilancio della scuola dopo l’emergenza prevedano cinque provvedimenti specifici:
- costituzione presso il Ministero dell’Istruzione, eventualmente in collaborazione con il Centro per il libro e la lettura, di un ufficio biblioteche scolastiche e lettura a scuola, che possa seguire e monitorare con la necessaria continuità le attività in questo campo;
- impegno effettivo dei 2 milioni di euro già previsti dall’art. 5, comma 4 della legge sul libro e la lettura per la formazione dei referenti delle biblioteche scolastiche (1 milione per il 2020, 1 milione per il 2021), che non risultano ad oggi né impegnati né spesi;
- attuazione dell’art. 5, comma 2 della stessa legge, che prevede l’individuazione attraverso appositi bandi, per ogni rete di ambito, della scuola polo per il servizio bibliotecario scolastico di ogni ordine e grado. Anche in questo caso, la norma risulta a oggi inattuata,
- finanziamento di un bando dedicato alla costituzione, alla ricostituzione (dove necessario a seguito delle chiusure nel periodo dell’emergenza) e al funzionamento di biblioteche scolastiche innovative, in continuità con quanto fatto attraverso l’ormai lontana Azione #24 del Piano Nazionale Scuola Digitale e per un importo almeno pari a quello di tale azione;
- riconoscimento del ruolo organizzativo svolto dal referente di biblioteca, che dovrebbe far parte del team dell’innovazione presente in ogni scuola e potrebbe essere istituzionalizzato facendo riferimento al modello di altre figure già esistenti, come l’animatore digitale o il referente per l’educazione civica.
Si tratta, come sottolineato dai firmatari, di misure minimali ma importanti, anche come premessa a un auspicabile piano di diffusione capillare delle biblioteche scolastiche; misure che darebbero un primo segnale di attenzione verso la lettura e verso uno strumento essenziale per il buon funzionamento delle nostre scuole, fortemente penalizzato nel periodo dell’emergenza Covid-19.
Fonte: Associazione Forum del libro