Intervento di Nuove Frontiere pubblicato su Il Monferrato relativo alla querelle Imu sviluppatasi tra mondo politico e cittadinanza casalese
Imu della discordia
di Alessandra Bozzo
Mi trovo costretta a rispondere ai dotti Colleghi Tiziano Allera e Franco Caligaris i quali hanno ribattuto aspramente ad un mio intervento sul mancato differimento dell’Imu, offerto a Il Monferrato, accusandomi di cercare visibilità o finalità politiche. Da giovane Commercialista nonché cittadina di Casale mi sento coinvolta dal tema e libera di esprimere una mia opinione e, visto che “non mi vengono fatti sconti”, non ne farò nemmeno io.
Come prima cosa mi preme sottolineare che la riunione online del 23 maggio citata nell’intervento dei colleghi era un invito da parte del Sindaco, avente ad oggetto “Casale nelle tue mani per il 5 per mille” in cui veniva spiegata la meritevole iniziativa avviata dall’amministrazione al fine di sensibilizzare i professionisti sulla destinazione del 5 per mille a favore del proprio comune. Verso la fine si è parlato brevemente dell’Imu, che mi ha incuriosito poiché il 5 maggio era stato pubblicato un comunicato, denominato ”Rinvio scadenze: tutte le proroghe per emergenza Covid-19” dove per l’Imu veniva confermata la scadenza naturale del 16 giugno. La seduta non si è conclusa “con una linea comune” sulla questione proroga Imu.
Inoltre i chiarimenti pervenuti dal Ministero circa la possibilità di posticipare la scadenza Imu, sono stati resi noti solo l’8 giugno con l’emanazione di una Circolare in risposta ai numerosi quesiti pervenuti.
Le norme citate dai colleghi a sostegno del loro intervento, contenute nella Circolare del MEF n. 5/DF, sono volte a rafforzare la tesi secondo cui una proroga “avrebbe portato scarsi benefici se non ininfluenti” peccato che lo stesso documento abbia come cardine la possibilità “che gli enti locali possano, nell’ambito della propria autonomia regolamentare, stabilire il differimento dei termini di versamento entro i limiti stabiliti dal Legislatore” … prosegue “il potere di differimento dei termini di versamento rientra nelle competenze del Consiglio Comunale”.
Peraltro la risoluzione dimentica la facoltà dei comuni, come previsto dalla Legge di Bilancio per il 2020, di deliberare con il regolamento “circostanze attenuanti o esimenti” nel rispetto dei principi stabiliti dalla normativa statale con possibile disapplicazione totale di sanzioni legittimate da circostanze eccezionali.
Non si comprende l’inerenza dell’istituto del ravvedimento operoso citato dai colleghi, con tanto di prospetto di calcolo. Le scadenze imposte devono essere rispettate e tale istituto non deve essere visto come possibilità di versare le imposte tramite uno scadenziario proprio, sebbene gli importi del ravvedimento siano irrisori.
In conclusione ribadisco il mio pensiero ovvero che il tessuto economico della nostra città avesse bisogno solo di un maggior lasso di tempo per il pagamento dell’Imu stante la riapertura avvenuta in modo scaglionato durante il mese di maggio dopo 3 mesi di chiusura obbligata a causa del lockdown.
Ricordo per inciso che altri Comuni anche limitrofi a Casale hanno deliberato varie forme di rinvio della scadenza Imu.
Pertanto mi domando quale sia il problema ad esprimere una propria opinione, che null’altro vuol essere se non uno spunto di riflessione per coloro amministrano la nostra città. È vietato?
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Avevamo auspicato più coesione
di Pier Augusto Mesturini
Durante il periodo del lockdown quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità proclamò il passaggio da epidemia a pandemia mondiale provocata dal SARS-CoV-2, con l’Italia in prima linea a fare, nostro malgrado, da battistrada ad altri stati per le misure prese e non prese, con un numero esponenziale di decessi, molti cittadini pensarono che nulla sarebbe stato come prima, saremmo cambiati, avremmo modificato le nostre abitudini, saremmo diventati più solidali, più “umani”. Io ero tra questi. Ci siamo sbagliati! Forse qualcosa è cambiato, ma in peggio!
Ci si era illusi che la politica potesse e dovesse trovare coesione, come in qualche modo è avvenuto, mi risulta, in tutti gli stati UE. In Italia no! In Italia si deve vivere in un scontro perenne tra maggioranza e opposizione, mai sedersi attorno ad un tavolo e trovare un punto di sintesi senza incolparsi (insultarsi) l’un l’altro.
La nostra città in questo duro periodo ha reagito con responsabilità e abnegazione a partire da medici, infermieri e addetti al comparto sanitario. Gradualmente la città è tornata a riprendersi le proprie abitudini con le criticità laceranti lasciate da una pandemia. Sono riprese anche le proposte e le polemiche politiche. Qualche settimana fa avevamo auspicato, dalle pagine de Il Monferrato più coesione e meno propaganda politica.
L’associazione Nuove Frontiere da sempre ha rivendicato la propria autonomia dal mondo partitico-politico. La sua finalità è la difesa e lo sviluppo di Casale e del Monferrato. Noi rivendichiamo il diritto di essere rispettati quando poniamo pubblicamente le nostre opinioni. Il riferimento puramente voluto è la risposta, che i commercialisti Tiziano Allera consigliere comunale Lega e Franco Caligaris vicepresidente Ordine Commercialisti (chissà perché in due), hanno fornito stigmatizzato in modo pretestuoso l’intervento della nostra socia ed attivista, Alessandra Bozzo, pure lei commercialista, in merito al mancato rinvio dell’Imu a Casale Monferrato. Non entro nel merito della risposta data, nella quale qualcuno ha percepito un principio di sessismo, poiché la nostra attivista ha risposto puntualmente e documentatamente con proprio intervento su questo giornale. Mi voglio tuttavia soffermare sul passo conclusivo dell’intervento, opera di grande genialità politica dei due dottori che criticando l’intervento di Alessandra la invitano a dover parlare solamente nelle “sedi opportune e non per utilizzi strumentali per fini politici o di visibilità” (Ma de che!)
In buona sintesi non è possibile esprimere pubblicamente la propria opinione? Questo è esattamente il linguaggio con il quale eravamo attaccati dall’Amministrazione comunale precedente…! Qual è la discontinuità?
Voglio ricordare che il 4 settembre scorso nel nostro Castello abbiamo presentato un articolato progetto per la costituzione di una Fondazione di comunità per lo sviluppo storico e turistico del nostro territorio, di cui noi non ci riteniamo solo portatori di idee ma ci poniamo anche come parte attiva e operativa.