Leggo su IL Monferrato di alcune settimane fa, l’intervento di due esponenti partitici che tirano le orecchie all’ex sindaco Demezzi il quale ha dichiarato di volersi rimettere in corsa senza il corredo di forze partitiche, ma con una così detta lista civica.
Ho avuto l’impressione che i due esponenti annaspassero e più che argomentare abbiano arato, con un coacervo di banalità e di luoghi comuni, le nuvole (Uno addirittura sostiene che “di questi tempi per ottenere risorse è importante avere referenti a Roma ed in Europa e senza partiti è impossibile”. Cioè sostiene, in pratica, che le istituzioni non contano nulla, ma a valere è solo –Guicciardini- il “particulare”. Bella espressione di democrazia!)
Non entrano, i due esponenti, nel cuore del problema.
Che è semplice. Esistono ancora i partiti, nel senso di organizzazioni che sviluppano ideologie e ideali di vita e che legittimate dalla partecipazione di una parte di cittadini, operano, attraverso i loro rappresentanti eletti dal popolo, nelle istituzioni?
Purtroppo la risposta è semplice ed incontrovertibile: NO!; NO!; NO!
Qualcuno potrà obiettare che di partiti ce ne sono a iosa; ma questo solo sulla carta perché in realtà nella sostanza la partecipazione popolare, è pressoché nulla ed è sostituita dall’indifferenza. E l’indifferenza, genera, l’oligarchia che è la tomba, sotto l’immagine, falsa, della competenza e della efficienza, della libertà
È naturale che in questa situazione, i cittadini cerchino riferimenti, più che nei partiti, nelle persone.
E che questo atteggiamento generi il sorgere di liste civiche anche in realtà non piccole come Casale (a Casale c’è solo, di rilievo, il precedente della lista civica di Venesio negli anni 50) è estremamente positivo.
Siano benvenute queste partecipazioni al confronto elettorale perché stimolano il dibattito.
E il confronto deve avvenire, forzatamente, non sugli slogan, ma sulle idee.
E sarebbe, non solo per Casale, un bel ritorno.