Greta Thumberg è uno dei bersagli preferiti della Hahaganda, frutto dell’unione tra l’espressione haha e l’ultima parte della parola propaganda. Una pratica offensiva usata in questi anni a man bassa dai mezzi di informazione, dai politici e da singoli hater sul web, sia in Italia che all’estero. L’elenco delle offese collezionate dall’ambientalista svedese è lungo, soprattutto sui social: qui si rincorrono i termini bambina, isterica, malata, petulante, frustrata, ma anche demoniaca e disabile, aggiunti alle offese deliberatamente sessiste.
Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva
L’articolo di SILVIA PIETRANGELI
IL – 21 ottobre 2021