“Non… avvenimenti negli ultimi 20 anni a Casale Monferrato”

Riassumiamo sintetizzando i fatti avvenuti negli ultimi 20 anni con le Forze Politiche-Partitiche che hanno governato la nostra città.

Potevamo avere, con quasi certezza (basta leggere i giornali dal 2001 in avanti) la Corte d’Appello e la Provincia Federata con Vercelli ed oggi Casale Monferrato con tali gigantesche Istituzioni (in specie la Corte d’Appello) sarebbe città di grande elevatezza sotto ogni profilo. Ciò avrebbe significato, chiunque lo capisce, aver accentrate le potestà decisionali dei nostri interessi fondamentali in Casale Monferrato e nel suo Territorio e maggiori Territori limitrofi gravitanti sulla nostra città.

Casale dunque, cosa ovvia di per sé, avrebbe inoltre mantenuto il suo Tribunale, la sua Asl 21, l’Università, le linee Ferroviarie, potenziato il suo Ospedale, rafforzato ogni Servizio in generale (ad esempio quello Postale, quello Scolastico, ecc. ecc.).

Circa l’Archivio di Stato – il Direttore Generale degli Archivi Italiani (dott. Maurizio Fallace; tutto pubblicizzato: vedere anno 2007) scrisse che Casale per il suo passato ne aveva comunque diritto, ma nulla però è stato fatto: Archivio di Stato da non confondersi con l’Archivio Storico che praticamente tutti i Comuni possono avere.

Ripetutamente ho scritto negli anni scorsi che eravamo in caduta rilevantissima proseguendo la quale presto saremmo stati ridimensionati ad un grosso borgo: come già detto ormai più volte, oggi siamo davvero un grosso Borgo, bello certo, ma Borgo.

Casale Monferrato ha un Passato rilevante e strepitoso. In Piemonte esistevano due Senati: quello di Casale e quello di Torino. Il Senato divenne poi Corte d’Appello con giurisdizione ben oltre i confini piemontesi. È stata l’unica Capitale del Monferrato per centinaia di anni e prima comunque centro rilevantissimo dell’intero Monferrato. Se si esaminano le carte e le piantine geografiche dei tempi, tale grandiosità emerge in modo travolgente. Nell’atrio d’entrata di un palazzo di Casale, ma anche altrove, è collocata da anni, in dimensioni notevoli, una riproduzione della cartografia storico-geografica che rappresenta la Città di Casale, la Cittadella, il Po, e che porta questa scritta:

CASAL Capital du Monferrat. Sa Citadelle est la Meilleure d’Italie. Ella ha souffert plusieurs sieges et …la Pierre d’Achoppement des Espagnols en Italie. Le Duc du Mantoue qui y avait Garnison de puis l’an 1652 la Ceda au Roy le 30 Settember 1682 ed Repris par les Alliés 1695”.

Casale dunque Capitale del Monferrato e tanto basterebbe oggi il solo dirlo e propagandarlo ad ogni piè sospinto senza necessità di particolari sponsorizzazioni e dunque senza, di fatto, spese specifiche al riguardo: nei numerosi servizi giornalistici e televisivi si parla di Monferrato, ma non si sente né si legge (se non per mero caso e di sfuggita) che Casale ne fu la Capitale: perché? Essere stata la Capitale significa agli occhi di chiunque qualcosa di ben rilevante e tale da essere visitata e, magari, non per sola visita giornaliera. Più volte ho sollecitato (ma non sono stato il solo) perché fosse richiesto a chi di competenza di apporre sulla Autostrada A 26 un pannello turistico con ad esempio scritto: “Visitate Casale Monferrato, Capitale del Monferrato, con i suoi tesori e le sue bellezze” sviluppando certo e contemporaneamente, al possibile, maggiori attrezzature varie: non mi pare vi stata risposta alcuna e, ad oggi, non vi è stato alcun risultato.

Ad esempio i Turisti che necessariamente passerebbero dalla bella piazza Mazzini o piazza del Cavallo, verrebbero ad esempio illustrati su Carlo Alberto in sella al cavallo ed il perché di ciò, mentre troppi accompagnatori non sanno essi stessi (e non si trovano indicazioni turistiche specifiche) il grande significato di tale superbo monumento. In città delle dimensioni di Casale, non si trovano monumenti equestri di tale portata: lo spiegarlo (cosa che non mi pare avvenga) aumenterebbe di per sé l’interesse per la nostra città ed a costo zero! E spiegarlo significherebbe ricordare che Casale era sede di Senato (da secoli), soppresso da Emanuele Filiberto e ripristinato da Carlo Alberto (con enorme entusiastica partecipazione dei casalesi) nel 1838 e proprio nella nostra città e non in altre città! Senato che divenne poi la Corte d’Appello.

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