Ai primi di dicembre dello scorso anno 2023, sono stato ricoverato al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Casale in piena notte e ivi sono rimasto due notti e due giorni. Ho osservato la situazione e la vita dello stesso nel suo svolgersi. Medici, infermiere, infermieri, preparati, efficienti, disponibili, sempre pronti ad intervenire, in un contesto giornaliero e notturno di per sé stesso, ovviamente, molto difficile e complesso nel quale, fra l’altro, occorre anche un grado di… pazienza e di immediata attenzione di natura straordinaria: del resto “Pronto Soccorso”, indica nella espressione stessa, immediatezza ed urgenza.
Molto si sta dicendo e scrivendo (e speriamo facendo) sulla Sanità che riguarda il nostro Territorio e non solo questo perché, nella specie, l’Ospedale di Casale proietta la sua influenza ben oltre per un passato strepitoso della città di Casale Monferrato, unica Capitale dell’intero Monferrato. “Passato” purtroppo molto ridimensionato ma tuttora efficace ed attraente: diciamo la…verità, la città di Casale, a guardarci attorno e non solo attorno, è una bella città, ormai a Borgo, ma un bel Borgo di notevole elevatezza.
Dunque, in particolare, tuteliamo al massimo il nostro Ospedale S. Spirito che finora regge egregiamente il passo ed il confronto con realtà ospedaliere e di sanità di città che ci circondano e ci comprimono: ci comprimono nella Sanità e nelle forme di autonomia e nella esistenza di Istituzioni e Servizi di rilievo.
Molto bene, dunque. Un tempo non così lontano, l’Ospedale di Casale era autonomo e diciamo “indipendente” come gli Ospedali delle maggiori città alle quali ho fatto riferimento, città, fino a poco tempo fa, del tutto equivalenti per servizi ed Istituzioni a quella di Casale (basti pensare, ad esempio, che esse hanno un Tribunale, che sono sede di una Asl dove il loro Ospedale è il principale dell’intera Asl stessa: Tribunale ed Asl nostra 21 da poco soppressi).
Per diversi anni dal 1970 in avanti, sono stato consigliere nel Consiglio di Amministrazione del nostro Ospedale S. Spirito: ogni anno e comunque all’occorrenza, una delegazione dello stesso con il Direttore Sanitario ed il Direttore Amministrativo, si recava a Torino, dall’Assessore Regionale alla Sanità e comunque con la partecipazione degli Uffici di pertinenza: un incontro nel quale, oltre agli incombenti di rito e del caso, si discutevano problematiche insorte, necessità e tutele. Erano dunque singole, autonome ed indipendenti decisioni prese ad hoc, in modo specifico, per questo Ospedale nostro: oggi non è più così e non potrebbe essere più così, e una vera tutela e difesa, può esserci se si ha la “forza”, “la decisione” e la “autorevolezza” che le situazioni nel loro evolversi comportano e che il nostro Ospedale merita.