Abbiamo letto con grande interesse la lettera del consigliere comunale Fabio Lavagno pubblicata su diverse testate giornalistiche locali. Ricorda, il consigliere, la scelta contrattualizzata di cambio denominazione del Palazzetto dello Sport intitolato a Paolo Ferraris per mere ragioni pubblicitarie se non autoreferenziali, con sconosciuti ritorni commerciali. Dopo due anni, in vista della oramai prossima scadenza di tali accordi chiede ad Amministrazione Comunale ed Energica; “Cosa si vuole fare?”
Alla domanda certamente retorica del rappresentante dell’opposizione noi rispondiamo, con grande convinzione, che le migliaia di persone truffate dall’Amministrazione Condominiale Ginepro a cui è stato chiesto di pagare incolpevolmente una seconda volta le bollette di Energica, devono avere risposte sul perché la società fornitrice di energia elettrica e gas non li ha aiutati riducendo in toto o in parte il debito imputato loro.
Ma come si può pensare di non venire incontro concretamente, ma solo con dilazioni di pagamento, a persone che già hanno subìto una truffa, magari titolari di sola pensione minima, e poi dilapidare risorse in questo modo? E tra queste ritorniamo, ci consentirete, lo spreco di denaro avvenuto per il cambio di nome del Palazzetto Paolo Ferraris.
Il fatto è che queste somme vengono impiegate per una finta pubblicità finalizzata soltanto (noi lo speriamo!) fino alle prossime elezioni e fino alla partenza, prevista per la prossima stagione sportiva verso un nuovo proprio palazzetto, della Bertram Derthona (attualmente fondamentale sostenitore economico), a tenere in vita una struttura che così come viene gestita non ha futuro.
Anche noi siamo per salvare lo sport casalese e i suoi impianti. Le decisioni da prendere però possono essere dolorose e comportano in ogni modo assunzioni chiare di responsabilità senza continui rinvii, come sta avvenendo anche per la piscina. Bisogna trasformare il nostro bel palazzetto in una realtà energeticamente autonoma, usando i fondi del PNRR se possibile, in una città dove va garantito lo sport come pratica per tutti. Occorre innanzi tutto lavorare per portare a termine processi di ristrutturazione che diminuiscano fortemente i carichi di spesa.
E se Energica ha risorse tali da poter fare sponsorizzazioni utili a suo avviso per sé stessa e per la cittadinanza intera, perché invece non attivare processi di comunicazione rivolti all’esterno del nostro territorio, al fine di attirare nuovi progetti imprenditoriali proponendo condizioni favorevoli? Servirebbe per porre finalmente attenzione al problema occupazionale e tentare di fermare il calo della popolazione e l’esodo verso altri territori più “vivaci”.