Pandemia e annunci

Pubblicato su Il Monferrato di venerdì 22 Maggio 2021

Diego Della Palma, considerato dal New York Times “una grande icona del Made in Italy”, alcuni giorni fa in una trasmissione televisiva, col suo fare istrionico, ha definito il particolare periodo in cui viviamo la “pandemia degli annunci”, ed elencava tutta una serie di comportamenti di personaggi appartenenti ad ogni categoria della nostra variegata e bizzarra società. Come dargli torto. Non volendo infierire sui vari talk show (ormai solo a sfondo politici, evidentemente la politica è diventata uno spettacolo…) che già di per loro rappresenterebbero una palestra tragicomica, se non vivessimo in un’era di gravi disagi, con la presenza a rotazione dei vari soliti “ospiti” che continuano a ripetere le solite banali affermazioni, è sufficiente seguire i vari TG per assistere alla sfilata dei soliti politici rappresentanti di tutti i partiti parlamentari che continuano a ripetere i propri annunci che sanno più di propaganda che di contenuti (sono settimane che sentiamo parlare di coprifuoco… senza rendersi conto di cosa significa veramente coprifuoco…), classico esempio di analfabetismo funzionale. In questa sfera di “annuncite”, come spesso definita, gli annunci e fake news spesso si accavallano e spesso creano profondo disorientamento. Ma nessuno si illuda, gli italiani sono molto più intelligenti di quanto li si voglia caricaturalmente dipingere e sanno perfettamente discernere da ciò che è vero e ciò che appartiene alla propaganda, a volte maldestramente propinata! Tuttavia è vero viviamo in una realtà che io definisco di “propagandocrazia”.

Mi sovvengono un paio di esempi. Il primo riguarda la scelta del luogo nazionale da ritenere idoneo dove stoccare scorie nucleari attualmente sparse in varie aree italiane, la politica si è scatenata in difesa del nostro territorio, con video conferenze, webinar, la creazione di comitati… fino al paventato trionfo annunciato dai politici dell’esclusione della nostra zona. Bastava leggere i criteri di selezione inseriti nella guida tecnica dell’ISPRA e particolarmente il criterio di approfondimento numero 11 che afferma che per la scelta del luogo bisogna analizzare se le zone prescelte hanno «produzioni agricole di particolare qualità e tipicità e luoghi di interesse archeologico e storico». Di questo ne avevamo già scritto, immediatamente, su Il Monferrato nel gennaio scorso… sembrava chiaramente scontato il poter chiedere l’esclusione del nostro territorio con le modalità previste dal regolamento. Tuttavia la propagandocrazia ha dato il meglio di sé!

Il secondo, è un fatto di principio che riguarda direttamente Nuove Frontiere e mi riferisco alla querelle che riguarda la fornitura, omaggiata nel 2017 da noi al Comune di un progetto di realizzazione della pista di atletica. L’attuale Amministrazione l’ha ritenuto “faraonico”, (e non perde occasione per annunciarlo…) noi lo definiamo a moduli realizzabile a step, confermato e chiarito anche dall’estensore del progetto, architetto Longhi in un’intervista anche a Il Monferrato, al quale ora, sempre all’architetto Longhi, è stato affidato l’incarico dall’Amministrazione di redigere un altro progetto…! Situazione kafkiana! In ogni caso è estremamente positivo che si voglia finalmente costruire una pista di atletica Leggera a Casale di cui Nuove Frontiere si fece promotrice nel 2017 con un gruppo di amici nel dover dare una spallata all’ignavia che perdurava da oltre sessant’anni, per dotare la Città di una vera pista di atletica.

In effetti compare su qualche documento l’importo di 3.185.000 euro, artatamente gonfiato dall’Amministrazione precedentemente (per presumibili motivi…), ma sarebbe sufficiente analizzare attentamente il progetto per comprendere come devono essere interpretati gli importi. Sarebbe anche stato sufficiente interpellarci e avremmo spiegato il tutto. Ma secondo qualcuno, non essendo noi allineati, siamo accusati di essere in opposizione all’attuale Organo Amministrativo. Falso! Noi siamo un’Associazione civica, autonoma, indipendente che raccoglie le istanze dei cittadini, le comunichiamo, esponiamo e anche critichiamo, ma i nostri interventi sono sempre propositivi e costruttivi! Questa è la democrazia! Abbastanza curioso e anche significativo ricordare che pure la precedente Amministrazione ci riteneva un organo dell’opposizione… Evidentemente a Casale c’è un problema su come qualificare un’Associazione civica non legata ai partiti! Ci auguriamo che questa pantomima abbia termine, poiché è nel nostro DNA sempre ribattere alle ingiustizie, da qualsiasi parte giungano!

Voglio ricordare come scritto dal giovane giudice Rosario Levatino, ucciso dalla mafia e beatificato alcuni giorni fa: “non saremo giudicati da quanto siamo stati credenti, ma credibili”!

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