Interveniamo come “Comitato PalaFerraris” a nome dei più di 4.000 casalesi coinvolti nello scandalo del
crack Ginepro per richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale su una situazione gravissima che
noi non ci stanchiamo di sottolineare da più di un anno e che coinvolge la realtà di tutte le partecipate
Casalesi (Amc, Energica, Am+ e Cosmo).
Le tantissime persone che hanno regolarmente pagato le spese condominiali e che oggi rischiano di doverle
ripagare sono cittadini che anche per amore di questa città e il legame di questa comunità hanno ritenuto
che le scelte fatte dagli amministratori di condominio di convergere ancora una volta sulle partecipate
comunali fossero di convenienza comune. Oggi invece si scopre che nessuno li ha informati del fatto che da
molto tempo non venivano pagate le bollette non solo del gas ma anche dell’acqua. Erano a conoscenza di
questa situazione i Consigli di Amministrazione, i Collegi Sindacali e i Revisori dei Conti? E in tal caso, che
reazione hanno espresso rispetto ai bilanci e all’ammontare dei crediti?
Non è accettabile che dopo molti mesi di chiacchiere e di comunicazioni di corridoio, soltanto negli ultimi
giorni tra l’altro con un volantino non firmato depositato nelle cassette postali, come se fosse stata una
pubblicità commerciale, sia stato fatto sapere ai condomini che le cose stavano precipitando. Oggi se quei
cittadini-clienti verranno trattati da Energica come se fossero degli sprovveduti incapaci di affidarsi ad un
corretto amministratore si rischia che quei circa 70 condomini rischiano tutti in massa di andarsene per
protesta e di essere persi per sempre. Allo stesso modo però noi sappiamo che Amc, Am+ ed Energica
hanno fornito negli ultimi anni diversi milioni di euro al bilancio del Comune di Casale e che questi soldi e
queste risorse sono indispensabili per la tenuta della spesa sociale scolastica, culturale e per il sostegno di
qualunque iniziativa. Poiché non si possono rimettere facilmente i debiti ma invece si deve procedere a fare
chiarezza non solo come è stato correttamente chiesto dal consigliere Demezzi con la rapida convocazione
della Commissione di Garanzia, ma chiedendo a un soggetto terzo di certificare che tutto quello che doveva
essere esperito è stato fatto per garantire trasparenza nel rapporto amministrativo con i clienti utenti di un
amministratore di condominio da alcuni mesi alla luce dei fatti pare poco affidabile.
Com’è possibile che a fronte di una rapida risoluzione dei contratti ai Comuni, aziende e ad altri enti del
terzo settore, sia stata concessa una così ampia tolleranza nei confronti di altri soggetti?
Rimane poi la domanda cosa succederà ad Energica? Sappiamo di uno studio commissionato per la
ristrutturazione dell’azienda del valore di circa 100.000 euro mai utilizzato di cui non conosciamo l’esito, ma
possiamo intuire che oggi questo studio, per tutte queste ragioni, non risulta più essere attuale in quanto le
coordinate di contesto sono davvero molto diverse. È possibile che tutto questo non sia stato colto fino a
questo momento e che si proceda con comunicazioni ancora tutto sommato tronfie di retorica da parte
della società? Chiediamo all’Amministrazione di muoversi immediatamente per fare chiarezza e per limitare
il danno che in caso contrario rischia davvero di essere molto pesante per 4.000 cittadini che avranno
notevoli ripercussioni economiche su quanto accaduto danneggiando ulteriormente l’economia locale.
Sarà capiente il Salone Tartara, a contenere tutti i condomini, per l’incontro organizzato
improvvisamente dal Sindaco per il prossimo lunedì? Peccato che la Commissione di Garanzia è fissata
per il giorno successivo!