Perché snobbare “Casale Capitale del Monferrato”?

di Pier Augusto Mesturini

Da Nuove Frontiere News Aprile 2017

Una buona notizia per i piccoli e medi Comuni che vogliono promuovere il loro patrimonio turistico e culturale. Il Consiglio dei Ministri il mese scorso ha dato vita al PST – Piano Strategico di sviluppo del Turismo 2017-2022 “Italia paese per viaggiatori”. Piano elaborato dal confronto tra ministeri, ANCI, sindacati, associazioni di categoria e direzione generale del Turismo. Le linee strategiche del PST sono rivolte all’innovazione del marketing del brand Italia, al diversificare l’offerta turistica mettendo al centro il visitatore, arricchire e incrementare la competitività, migliorare la governance partecipativa del settore. Il PST promuove in collaborazione con le Regioni per individuare e indirizzare i flussi turistici verso territori ricchi di potenzialità ancora inespresse, tra le quali piccole e medie città con patrimonio storico e artistico. Mentre nelle aree a forte attrazione turistica si punta sui poli strategici e siti Unesco per accrescere la qualità dell’offerta, anche con la collaborazione tra pubblico e privato.

Si tratta di un’opportunità che Casale non può perdere, anzi dovrà approfittarne, ampiamente. La nostra città possiede un patrimonio storico e culturale invidiabile, purtroppo non sfruttato o non più sfruttato o forse mai sfruttato nelle sue ampie potenzialità.

La città fatica ad acquisire la consapevolezza di centro ricco di cultura e storia. Con la triste perdita di tanti settori industriali e manufatturieri, dei quali non bisogna arrendersi dal cercare di recuperarli, anzi attivarsi concretamente per attrarre importanti investitori (Amazon, docet!), con la perdita di ASL, tribunale e purtroppo il progressivo depauperamento delle eccellenze del Santo Spirito, non ci rimane che la nostra storia e la cultura.

Dovremmo investire in risorse mentali e pratiche per far sì che Casale si avvii a diventare un polo di vera attrazione turistica.

Riappropriamoci del nostro territorio! Dopo tutto Casale non è stata Capitale del Monferrato? Ebbene sì! Ma ahimè o meglio ahinoi! Nel DUP – Documento Unico di Programmazione 2017-2019 – del Comune di Casale Monferrato, nel capitolo dove vengono individuati gli obiettivi strategici da perseguire, nel paragrafo: Rilanciate la cultura è riportato letteralmente: “…diviene indispensabile superare la retorica di “Casale Capitale del Monferrato”… è necessario formulare un  progetto turistico culturale organico che accolga sotto il marchio “Monferrato” un sistema organico di offerte culturali locali di qualità riconoscibili”. Già nel programma elettorale del candidato a sindaco di Titti Palazzetto si leggeva “Bisogna superare il minimalismo, la frammentazione e la retorica vuota di “Casale Capitale del Monferrato”… riappropriamoci del marchio “Monferrato””. Inoltre viene identificato il Castello come “… come centro propulsivo del rilancio culturale e turistico del Monferrato”.

Sì, avete letto bene. l’Amministrazione ritiene il promuovere il brand “Casale Capitale del Monferrato”: … retorica vuota…! Incredibile!

In buona sintesi, altro che rilancio di Casale, come più volte abbiamo proposto, ma si continua a parlare con generalità solo di Monferrato, non comprendendo che così facendo diventiamo solamente il supporto di altre città monferrine che si stanno mostrando superiori e più attive a noi nello sfruttare la propria collocazione geografica. Siamo addirittura surclassati, crudelmente, da Alessandria, che nulla ha a che fare con il Monferrato…

In un, non molto improbabile, scenario futuro, potremmo assistere che Alessandria acquisirà l’aggiunta di Monferrato nella propria denominazione, diventando di fatto la Capitale del Monferrato e Casale, dal canto suo, potrebbe perdere la localizzazione di Monferrato, rimanendo solo Casale. Dalla Treccani, casale: gruppo di poche case rurali, villaggio, casa di campagna isolata… Non lo vogliamo questo futuro, vogliamo essere protagonisti!

L’amico Claudio Martinotti Doria ripetutamente ha sostenuto la promozione di una fondazione al fine di valorizzare il nostro territorio con al centro “Casale Capitale del Monferrato”.

Fatalmente quando le realtà associative che sostengono il progetto della leadership di Casale faranno sintesi di questo obiettivo, si potrà finalmente combattere la retorica degli annunci vuoti e subalterni!

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