Arrivano i primi 8 miliardi del PNRR per finanziare i progetti in ambito sanitario e l’attenzione è posta sulle case e gli ospedali di comunità che dovranno sorgere entro il 2026. Ma cosa sono?
Case di Comunità
Le case di comunità rappresentano un’evoluzione delle case della salute in cui il paziente troverà una “presenza medica” fissa e gli infermieri per dodici ore al giorno tutti i giorni. Tra le figure mediche coinvolte ci saranno specialisti quali lo psicologo, il logopedista, il fisioterapista, il dietista, il tecnico della riabilitazione e l’assistente sociale, ma quando necessario anche il cardiologo, lo pneumologo o il diabetologo. Saranno centri attrezzati con macchinari come ecografi, elettrocardiografi, retinografi o spirometri, oltre che comprendere i servizi di prenotazione di visite ed esami, screening e vaccinazioni.
In pratica, un centro di prossimità che deve diventare punto di riferimento per il cittadino volto ad evitare accessi impropri negli ospedali e promuovere il lavoro in team delle diverse figure mediche coinvolte. I fondi stanziati ammontano a 2 miliardi e in tutto sono previste 1.288 strutture, una ogni 40-50 mila abitanti, che lavoreranno in stretta sinergia con i medici di famiglia e i pediatri che potranno avere la loro sede fisica proprio al suo interno.
Ospedali di Comunità
Rappresentano le strutture sanitarie a cui è demandata l’erogazione di cure intermedie destinate a pazienti che necessitano di interventi sanitari a media/bassa intensità clinica e per degenze di breve durata, la cui figura medica centrale è l’infermiere idoneo a fornire “maggiore appropriatezza delle cure”.
In tutto saranno finanziati 381 strutture dislocate sul territorio ed è previsto uno stanziamento di 1 miliardo di euro.
Altri stanziamenti
Oltre ai progetti di revisione della sanità pubblica sono stati stanziati altri fondi per il riammodernamento tecnologico e digitale delle strutture ospedaliere già presenti per 2,6 miliardi e l’assistenza medica domiciliare per 204 milioni.
Le Regioni e le Province autonome hanno tempo fino al 28 febbraio 2022 per presentare i piani regionali di investimento e gli action plan di propria competenza. In Piemonte il target è la nascita di 82 Case di Comunità e 27 Ospedali di Comunità oltre che i fondi destinati al riammodernamento degli ospedali e le cure domiciliari.
Le idee progettuali sono interessanti tuttavia il finanziamento con i fondi del PNRR riguarda solo l’edificazione delle strutture sanitarie mentre i costi fissi e il costo del personale sono totalmente a carico delle Regioni, alcune delle quali già in dissesto da questo punto di vista. La speranza è che non rappresenti un progetto utopico poco attuabile nella realtà visto che l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha fatto emergere notevoli carenze in ambito sanitario che devono essere opportunamente colmate.