Primavera di Praga e sacrificio di Jan Palach: la storia di una torcia umana da ricordare sempre

Il 19 gennaio 1969 moriva a Praga lo studente ventenne che si diede fuoco contro l’invasione delle truppe sovietiche per reprimere le riforme volute dal segretario del Partito comunista cecoslovacco Alexander Dubček, con la “rivoluzione di velluto”. In poche ore, Jan divenne il simbolo della lotta per la libertà del suo popolo, ai suoi funerali parteciparono 600mila cecoslovacchi provenienti da tutto il Paese. La sepoltura fu autorizzata dalle autorità del regime cinque anni dopo. Le sue ceneri ebbero un nome completo solo nel 1990, dopo il crollo del Muro di Berlino. Il chirurgo plastico che lo curò per tre giorni cercando di salvagli al vita disse di lui qualche tempo dopo: «Sapeva che stava per morire e voleva che l’opinione pubblica capisse il motivo del suo gesto: scuotere le coscienze e mettere fine alla loro arrendevolezza verso un regime insopportabile»

Fonte: Italia libera – Giornale digitale di formazione e partecipazione attiva

Il ricordo di ALESSANDRO MARTELLI

IL – 21 gennaio 2023

Primavera di Praga e sacrificio di Jan Palach: la storia di una torcia umana da ricordare sempre

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