Le polemiche esternate ultimamente da partiti politici italiani, compresi esponenti casalesi in merito alla proposta della direttiva UE sulla riqualificazione immobiliare dei Paesi aderenti, sostenendo con i soliti fini propagandistici: «La casa è sacra e non si tocca», richiede un particolare chiarimento.
Anzitutto, si tratta di una proposta di direttiva UE presentata dal vicepresidente della Commissione dell’Unione, Frans Timmermans, il 15 dicembre 2021… Da noi, qualcuno se n’è accorto solo ora… con roboanti proclami. Tant’è che alcuni commentatori politici hanno definito le “scomposte reazioni” come “un’operazione di distrazione di massa”.
Noi abbiamo un patrimonio immobiliare vasto, ma spesso vetusto, se non antico. La politica se ne è sempre disinteressata, è solo sufficiente ricordare che Il 60% delle scuole non ha un certificato di agibilità, e che oltre il 55% degli istituti scolastici non ha presentato la certificazione per la prevenzione incendi! … Prima o poi si arriva al dunque…
Sinteticamente la proposta prevede di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 del parco immobiliare dei 27 Stati membri entro il 2033!
Qual è a questo punto l’iter alla UE: il voto a livello di Commissione è previsto all’incirca il 9 febbraio, dopo l’approvazione il dossier sarà discusso in plenaria, successivamente inizieranno i negoziati con il Consiglio, indicativamente a marzo… Il relatore della direttiva UE afferma: «Ampi margini ai singoli Stati su modalità e interventi».
Timmermans con una rassicurazione indirizzata soprattutto all’Italia: «Nessun burocrate di Bruxelles confischerà la vostra casa se non è ristrutturata»…
Per dirla come Lucio Caracciolo, direttore di Limes, in merito alle polemiche: si sta parlando del nulla…!