Referendum: perchè andare a votare?

L’ 8 e il 9 di Giugno in Italia si terrà il referendum. Prima di recarsi alle urne è necessario comprendere cosa sia un Referendum e soprattutto quali saranno i quesiti su cui saremo chiamati ad esprimerci.

Un referendum è un mezzo di “democrazia diretta” nel quale il corpo elettorale è chiamato a pronunciarsi, con un voto, su una specifica proposta normativa o decisione politica. Assume diverse forme a seconda della materia e del sistema giuridico.

In questa occasione le proposte referendarie sono cinque e riguardano il mondo del lavoro e della cittadinanza.

Il primo quesito riguarda l’abrogazione del Decreto Legislativo che impedisce la riassunzione dopo un licenziamento illegittimo con un’ indennità economica compresa tra i 6 e 36 mesi, calcolata in base all’anzianità di servizio, senza obbligo di reintegra.

Con l’abrogazione di questa norma, verrebbe ripristinato l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, che prevede la riassunzione obbligatoria per tutti i licenziamenti ritenuti illegittimi, con un’indennità economica stabilita dal giudice in base alle specifiche.

La seconda proposta referendaria tratta della normativa vigente sulle piccole e medie Imprese (meno di 16 dipendenti), che mira ad abrogare parte delle norme che stabiliscono indennizzi ridotti per i licenziamenti illegittimi.

Con l’abrogazione della norma citata, anche i dipendenti delle piccole imprese potrebbero ottenere una reintegrazione e un risarcimento previsto dal giudice, analogamente a quanto previsto per le aziende più grandi, eliminando il trattamento differenziato tra le due.

La terza proposta è riferita ad una maggiore responsabilità solidale negli appalti. Attualmente, un lavoratore impiegato da un’azienda appaltatrice non ha sempre la possibilità di rivalersi sul committente in caso di mancanza della retribuzione del salario o versamento dei contributi.

Con l’abrogazione verrebbe estesa la responsabilità al committente, garantendo una maggiore tutela per i lavoratori coinvolti.

Il quarto quesito riguarda l’eliminazione dell’ obbligo di querela nei reati di lesioni commesse nei luoghi di lavoro per violazione delle norme di sicurezza. Al momento, per procedere penalmente contro un datore di lavoro, è necessaria una denuncia formale da parte del lavoratore.

In caso di abrogazione, si permetterebbe l’avvio automatico del procedimento penale in presenza delle lesioni in questione, rafforzando la tutela penale dei lavoratori.

Il quinto e ultimo quesito riguarda l’abrogazione della norma che permette a cittadini di origine straniera di ottenere la cittadinanza italiana dopo 10 anni di integrazione nel Paese e  ne riduca la soglia a 5 anni.

E’ necessaria, però, una riflessione sull’importanza del voto. Perché il referendum sia valido è necessario che  superi un quorum del 50% degli aventi di diritto al voto, questo sottolinea quanto UN solo voto possa cambiare le sorti di tutti.

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